Italia attenta sul naturale

Un grande plauso al nostro sistema ministeriale e comunitario di sicurezza alimentare, che riguarda anche i prodotti dietetici e gli integratori, così come le erbe e le spezie. Il nostro Paese risulta infatti il primo in Europa per le notifiche e il trend delle irregolarità è mediamente in calo.Un segnale questo particolarmente positivo per la […]

Un grande plauso al nostro sistema ministeriale e comunitario di sicurezza alimentare, che riguarda anche i prodotti dietetici e gli integratori, così come le erbe e le spezie. Il nostro Paese risulta infatti il primo in Europa per le notifiche e il trend delle irregolarità è mediamente in calo.Un segnale questo particolarmente positivo per la nostra tranquillità e soprattutto per quella dei consumatori e dei pazienti, in un momento in cui le cronache riportano notizie su prodotti vegetali contaminati da farmaci di sintesi (sildenafil, sibutramina, ecc.). Complessivamente, nel 2009, sono state trattate 3.204 notifiche (erano 3.040 nel 2008, 2.933 nel 2007 e 2.874 nel 2006), pervenute sia dalla Commissione europea, sia da parte degli uffici periferici e degli Assessorati alla Sanità. La Commissione Europea, a seguito di ulteriori valutazioni sul rischio da parte dei Paesi Membri, ha revocato 76 notifiche, che sono state escluse successivamente dal sistema e dal conteggio riportato in questa relazione.
Tra le 3.204 notifiche, 557 sono Alert notification e riguardano prodotti distribuiti sul mercato, 1.191 sono Information notification mentre i respingimenti ai confini sono risultati 1.456. Tra le notifiche complessive, l’Italia ne ha effettuate 472 (pari al 14,7%), risultando, come negli anni 2008, 2007 e 2006, il primo Paese membro nel numero di segnalazioni inviate. Dopo l’Italia vi sono la Germania (412) e la Gran Bretagna (333), seguite da Spagna, Olanda e Francia. Per quanto riguarda l’origine, i prodotti nazionali risultati irregolari sono stati 98 e l’Italia è risultato il quarto Paese comunitario per numero di notifiche ricevute dopo la Germania, la Francia e la Spagna, mentre nel 2008 era il terzo Paese dopo Germania e Spagna. I contaminanti più frequentemente riscontrati sono micotossine, residui di fitofarmaci, metalli pesanti e migrazioni di materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti. Si è comunque osservata una diminuzione della contaminazione da micotossine in prodotti alimentari, con un numero di notifiche inferiori rispetto all’anno precedente. Una diminuzione di notifiche di allerta ha riguardato anche la presenza della melamina (15 notifiche contro le 58 dell’anno precedente). Le altre irregolarità riguardano in modo  preponderante merce con etichettatura non regolamentare dal punto di vista sanitario, assenza di certificazioni sanitarie, traffico illegale, presenza di corpi estranei o cattivo stato di conservazione. 
Le segnalazioni che hanno riguardato miele e pappa reale sono state 14, in netto calo rispetto alle 42 del 2008, la maggior parte per residui di farmaci veterinari. Complessivamente si sono avute 128 segnalazioni di irregolarità per le erbe e le spezie, in aumento rispetto alle 100 del 2008, che hanno coinvolto diverse tipologie di rischio sanitario, con prevalenza di contaminazioni microbiologiche (35, delle quali 30 per Salmonella), seguite da micotossine (33) e coloranti (25). 123 segnalazioni hanno riguardato i prodotti dietetici e gli integratori alimentari, in aumento rispetto alle 76 del 2008. Le principali irregolarità sono di natura chimica, seguite da Novel Food non autorizzati (20), in aumento rispetto ai 5 del 2008. L’origine dei prodotti notificati è variabile ma, come nel 2008, circa un terzo delle segnalazioni riguardano gli Stati Uniti (37). Al Ministero complessivamente sono pervenute 137 notifiche da parte delle Regioni e Province autonome, dalle ASL, dai NAS e da altre Amministrazioni.
L’attività di vigilanza nazionale ha dato luogo alle successive notifiche di allerta comunitarie. La fonte di questi dati è il Ministero della Salute, che ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, tutta l’efficienza dei nostri organismi di controllo e al quale torna il nostro plauso.

Carlo Di Stanislao

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