Agopuntura e fitoterapie integrate in Toscana

La Commissione Regionale di Bioetica ha promosso, in questo scorcio di anno, un ciclo di incontri dedicati al tema “Salute, Medicina, Sanità. Tra integrazione delle culture e cultura dell´integrazione, in cui, soprattutto, si è discusso del confronto fra la medicina convenzionale e le medicine complementari, per approfondire le conoscenze sulle medicine complementari, riconosciute con Legge […]

La Commissione Regionale di Bioetica ha promosso, in questo scorcio di anno, un ciclo di incontri dedicati al tema “Salute, Medicina, Sanità. Tra integrazione delle culture e cultura dell´integrazione, in cui, soprattutto, si è discusso del confronto fra la medicina convenzionale e le medicine complementari, per approfondire le conoscenze sulle medicine complementari, riconosciute con Legge Regionale 9/2007, illustrarne le caratteristiche e la metodologia, anche attraverso il contributo di operatori sanitari della medicina “ufficiale”. Lo scorso 1° marzo si è svolto il terzo incontro dedicato ad agopuntura e fitoterapia, svoltosi presso l´Auditorium dell´ex Convento di S.Apollonia, in via San Gallo a Firenze e dedicato alle diverse applicazioni cliniche di queste due terapie, cui sempre più cittadini ricorrono per la loro salute. Al convegno hanno preso parte, oltre al Presidente della Commissione regionale di Bioetica, Alfredo Zuppiroli, il Preside della Facoltà di Medicina di Firenze Gianfranco Gensini, il Presidente dell’Ordine dei medici di Firenze Antonio Panti, diversi medici e operatori sanitari della Toscana e di altre regioni, esperti in agopuntura e fitoterapia, che hanno discusso di ricerca e prove di efficacia in medicina complementare e dei risultati delle applicazioni cliniche di queste medicine. Si è inoltre parlato di sicurezza dei pazienti e dell’uso delle medicine complementari nella cura di diverse patologie di grande importanza sociale, come la terapia del dolore, e in particolare della cefalea e del dolore lombare e nel percorso nascita e procreazione assistita. Naturalmente al centro della discussione sono stati i temi dell’integrazione e i modelli organizzativi adottati dalla Toscana, ancora più avanti di regioni pure “illuminate” coma Lombardia, Emilia Romagna ed Umbria.

Carlo Di Stanislao

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *