CdM, approvato il DDL sul verde urbano

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri  su proposta del Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, in via preliminare, un disegno di legge che punta a promuovere l’ampliamento degli spazi di verde urbano e la “cultura del verde”. «Gli alberi – spiega il Ministro – non sono solo essenziali elementi di “arredo” ecologico per le nostre città ma […]

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri  su proposta del Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, in via preliminare, un disegno di legge che punta a promuovere l’ampliamento degli spazi di verde urbano e la “cultura del verde”.

«Gli alberi – spiega il Ministro – non sono solo essenziali elementi di “arredo” ecologico per le nostre città ma anche grandi fornitori di “servizi ambientali”. Infatti un singolo albero è in grado di fornire abbastanza ossigeno per 10 persone e di assorbire, a seconda delle dimensioni, da 7 a 12 kg. di emissioni di CO2 all’anno. Inoltre, gli alberi riducono l’inquinamento acustico e possono farci risparmiare sino al 10 % del consumo energetico.

Con il nostro disegno di legge – afferma l’on Prestigiacomo – interveniamo su quattro campi. In primo luogo viene istituita la “Giornata nazionale degli alberi” che si svolgerà ogni anno il 21 novembre e che sostituisce la “Festa degli Alberi”, che si celebrava in passato e che è ormai desueta. Nella “Giornata Nazionale degli Alberi” le istituzioni scolastiche cureranno, in collaborazione con i Comuni i e con il Corpo forestale dello Stato, la messa a dimora di piantine, con particolare riferimento alle varietà tradizionali dell’ambiente italiano e preferibilmente di provenienza locale. Ogni anno la Giornata nazionale degli alberi sia intitolata ad uno specifico tema di rilevante valore etico, culturale e sociale».

«Inoltre – sottolinea il Ministro – il decreto punta a rendere effettivo per i comuni l’obbligo di piantare un albero per ogni nato modificando la normativa vigente e rendendola più cogente per i sindaci. In particolare si abbreviano i tempi per la messa a dimora dell’albero portandoli da 12 mesi a 30 giorni. Analogamente si stabilisce che entro 30 giorni dalla nascita del neonato il comune informi la famiglia sul luogo esatto in cui l’albero è stato piantato. Si impone quindi ai comuni di effettuare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge un censimento degli alberi piantati nelle aree pubbliche. Due mesi prima del termine del mandato il sindaco dovrà rendere pubblico il “bilancio arboricolo” del Comune, evidenziando il rapporto fra gli alberi piantati all’inizio ed alla fine del ciclo amministrativo».

Un altro intervento previsto dal decreto introduce una ipotesi di esenzione dalla TOSAP (Tassa occupazione suolo pubblico) per le aiuole realizzate o da realizzare in spazi adiacenti i pubblici esercizi. L’intervento si rende necessario a fronte di interventi giurisdizionali che avevano assimilato le aiuole realizzate dai privati al suolo pubblico occupato a fini commerciali assoggettandole alla TOSAP. «In pratica – spiega l’on. Prestigiacomo – si pagava lo spazio per le aiuole che non producono reddito ma solo decoro urbano e migliore ambiente, quanto quello utilizzato per i tavolini e quindi di fatto il commerciante era disincentivato visto che doveva sostenere un costo per realizzare l’aiuola e pagarci anche una tassa».

Infine il decreto interviene sulla legge che disciplina i contratti di sponsorizzazione per le amministrazioni pubbliche facendo rientrare fra le iniziative che possono essere sponsorizzate quelle finalizzate a favorire l’assorbimento delle emissioni di anidride carbonica dall’atmosfera tramite l’incremento e la valorizzazione del patrimonio arboreo delle città. La gamma della attività sponsorizzabili comprende una molteplicità di iniziative, quali, ad esempio, interventi di forestazione urbana, adozione di un’area per un periodo di tempo al fine di provvedere alla sua valorizzazione, manutenzione di aree verdi, versamento di somme di denaro da destinare alle predette attività.

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