Il dibattito politico sul web

Cancellare la politica, nasconderla sotto il tappeto come se fosse la cosa più sporca del paese e di cui vergognarsi. Uccidere la politica, irreggimentarla in regole burocratiche soffocanti, asfissianti, opprimenti. È questo ciò che sta succedendo in Italia in questi giorni, con l’interpretazione restrittiva che il Cda della Rai sta dando della “par condicio”, ha […]

Cancellare la politica, nasconderla sotto il tappeto come se fosse la cosa più sporca del paese e di cui vergognarsi. Uccidere la politica, irreggimentarla in regole burocratiche soffocanti, asfissianti, opprimenti. È questo ciò che sta succedendo in Italia in questi giorni, con l’interpretazione restrittiva che il Cda della Rai sta dando della “par condicio”, ha scritto quattro giorni fa sul suo corsivo Filippo Rossi, direttore di ffwebmagazine, che mette in guardia dal rischio di “pensiero unico e antipolitico, un pensiero unico che ha paura delle domande, di qualsiasi domanda.  Che ha paura dei dubbi e che non vuole farsi mettere in discussione.  Che ha paura dell’agorà, del luogo in cui la polis palpita, in cui i cittadini si guardano in faccia, si scontrano, litigano, decidono”.I talk show politici o semplicemente le trasmissioni di informazione politica in televisione sono vietati, sospesi, annullati e, nonostante il  Tar del Lazio abbia accolto il ricorso di Sky, La7 e Mediaset contro il regolamento approvato dalla Commissione di Vigilanza Rai in materia di par condicio, che ha di fatto reso impossibili i talk politici in tv, esteso poi a tutte le tv private, i più importanti ancor man dell’informazione politica, preferiscono attivarsi e passare sul web. Ha iniziato Mentana, sul sito del Corriere della Sera, con la trasmissione “Metana Condicio”, con 1° puntata on line dall’11 scorso, con il confronto tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il vicesegretario del Partito democratico Enrico Letta. Sicchè,  fino al voto,  si potrà seguire sul Corriere.it  una serie di appuntamenti in forma di talk show , di un’ora,  con i protagonisti della politica nazionale e locale, che si confronteranno su vari temi in vista della sfida elettorale del 28 marzo.
E, sempre l’11 marzo, si è appreso che Annozero andrà comunque in onda anche se sul web,  il 25 marzo, con Michele Santoro in compagnia di Giovanni Floris, conduttore di Ballarò e con Il il segretario della Fnsi Franco Siddi, che ha fatto sapere che la Federazione nazionale della stampa e l’Usigrai (l’unione sindacale giornalisti Rai) metteranno a disposizione su internet, con un sito ad hoc per trasmettere l’evento, offrendo così una copertura politico-sindacale.. A proposito, poi,  dello sciopero bianco previsto per il 25 marzo e sulla possibilità, prospettata dal conduttore Marco Baldini, di fare una trasmissione alla Radio, Santoro ha così risposto: “Certo questa potrebbe essere la prima cosa. Io sono un grande ascoltatore della Radio per cui mi trovate d’accordo con la vostra idea, secondo me bisogna creare un segnale che tutti possano raccogliere via radio o via internet, dovunque”. Intanto è ormai certo che il format di ‘Annozero’, sarà, per una notte, (‘Rai per una notte’è il titolo della puntata), la fedele messa in onda della manifestazione indetta dalla Fnsi e che si terrà il 25 marzo sera a Bologna, al Paladozza, con conduzione di Michele Santoro, L’appuntamento è dalle 21 alle 23 , il format è quello di ‘Annozero’.
Per evitare contenziosi legali, ovviamente, la puntata di ‘Annozero’ sul web avrà la veste di una manifestazione pubblica. Per ora solo Santoro e Floris stanno lavorando a un talk show dal vivo, anche se quello del conduttore di Ballarò dovrebbe essere itinerante, nelle regioni dove si voterà a fine marzo. Quanto a Bruno Vespa, non è esclusa una sua partecipazione all’iniziativa di Santoro, ma al momento non ci sono notizia del possibile trasloco delle poltroncine bianche di Porta a Porta.

Carlo Di Stanislao

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