Dal dopoguerra al ’68, dall’astrattismo alle avanguardie. “Astrazioni Siciliane” alle FAM

Dal secondo dopoguerra fino all’esordio della rivoluzione studentesca del ’68 che pure non ha mai coinvolto la Sicilia. “Astrazione Siciliana. 1945/1968” è il titolo della mostra-evento 2010 delle FAM, la Galleria d’Arte Moderna delle Fabbriche Chiaramontane guidata dall’Associazione “Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento”. Il curatore di “Astrazione Siciliana”, dal 28 marzo al 18 luglio, è […]

Dal secondo dopoguerra fino all’esordio della rivoluzione studentesca del ’68 che pure non ha mai coinvolto la Sicilia. “Astrazione Siciliana. 1945/1968” è il titolo della mostra-evento 2010 delle FAM, la Galleria d’Arte Moderna delle Fabbriche Chiaramontane guidata dall’Associazione “Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento”. Il curatore di “Astrazione Siciliana”, dal 28 marzo al 18 luglio, è Marco Meneguzzo. Sarà un’occasione irripetibile per posare la lente di ingrandimento su certa produzione artistica siciliana in un periodo di grandi migrazioni culturali. “Una mostra – spiega Meneguzzo, docente all’Accademia di Brera a Milano – che vuole piuttosto testimoniare il milieu interno ed intrinseco alla Sicilia: accanto ad autori ampiamente riconosciuti quali Accardi, Consagra, D’alessandro, Sanfilippo, Scarpitta, e poi Cappello, Simeti, Panseca, Marchegiani, Franchina e Pinelli esistono molti altri artisti – e un mondo dell’arte attivo e sotterraneo, attento e dimenticato allo stesso tempo – che per mille motivi diversi hanno deciso di operare nell’isola e dall’isola. Alla “scoperta” e alla disamina di questa attività e di queste personalità è indirizzata soprattutto la mostra, convinti che le sorprese, venate talvolta di eccentricità insospettabili, vengano dalla riscoperta del poco noto, o dimenticato, piuttosto che dall’esaltazione di ciò che è già famoso”.

Oltre ottanta le opere in mostra selezionate da collezioni private di tutta Italia e per la prima volta riunite per questo studio. “Cercheremo – spiega Antonino Pusateri, presidente dell’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento – di far luce sul contributo affatto trascurabile di quegli artisti siciliani che hanno scelto di restare in Sicilia in quel quarto di secolo estremamente critico per la società italiana e siciliana in particolare. L’analisi avviata da Meneguzzo rischia di risultare sorprendente: gli artisti a vario titolo interessati all’astrazione furono moltissimi, e gli oltre trenta scelti e presentati in mostra aprono scenari e riflessioni molto più profondi di quanto potessimo immaginare”. Alle FAM di Agrigento, dunque – raffinato spazio espositivo ricavato da un complesso monumentale d’epoca chiaramontana – un viaggio lungo venticinque anni nel secolo più veloce che l’uomo ricordi: dalle astrazioni alle avanguardie con, in sottofondo la domanda che Meneguzzo rivolge al pubblico degli appassionati e degli addetti ai lavori: era ancora la Sicilia terra d’emigrazione culturale o riusciva a fornire ai suoi artisti un fertile terreno di dialogo e confronto entro cui, se non prosperare, almeno vivere?

L’indagine “Astrazione Siciliana” è raccolta nel ricco catalogo pubblicato da Silvana Editoriale: insieme al saggio di Meneguzzo anche quello dei critici Davide Lacagnina e Eduardo Rebulla. Domenica 28 marzo l’inaugurazione alle ore 18 a cui prenderanno parte moltissimi artisti protagonisti della mostra. E poi porte aperte fino al 18  luglio – l’ingresso è gratuito – per tutti coloro che, giunti ad Agrigento, sono alla ricerca di quegli spazi culturali che le Fabbriche Chiaramontane sono riuscite conquistare e a offrire a certo pubblico sempre pronto a nuovi stimoli intellettuali. “Astrazione Siciliana” è organizzata con il sostegno economico della Provincia Regionale di Agrigento e di Banca Nuova e con il patrocinio dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, del Comune e di Confindustria Agrigento.

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