Tre donne per la gauche

Oggi che la gauche plurielle ha ampiamente vinto il ballottaggio delle regionali e la sinistra guidata dai socialisti ha piazzato i suoi candidati in testa in tutte le regioni della Francia, tranne l’Alsazia e persino la Corsica si tinge di rosa; la coalizione di tre donne di sinistra,  rende ancora più critica la posizione di […]

Oggi che la gauche plurielle ha ampiamente vinto il ballottaggio delle regionali e la sinistra guidata dai socialisti ha piazzato i suoi candidati in testa in tutte le regioni della Francia, tranne l’Alsazia e persino la Corsica si tinge di rosa; la coalizione di tre donne di sinistra,  rende ancora più critica la posizione di Sarkozy e della sua coalizione. Martine Aubry, Marie-George Buffet e Cecile Duflot, la prima socialista, la seconda comunista, la terza ambientalista, il 19 marzo, si sono coalizzate nel corso di un incontro al 100% femminile,  per proporre ”un’alternativa” alla destra di Nicolas Sarkozy e come vecchie amiche, si sono incontrate in un bistrot parigino alla moda, nel quartiere della Bastiglia e davanti ad un caffè (e a decine di telecamere), hanno sfoggiato il sorriso della vittoria. Gli uomini dei loro partiti (compreso il leader del Front de gauche, Jean-Luc Melenchon) non sono stati invitati ed anche il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, passato a stringere loro la mano, è rimasto fuori dalla foto ricordo. Le tre donne hanno così voluto incarnare la nuova intesa rosa-rosso-verde, che punta a quello che in molti già definiscono il ‘grande slam’, vale a dire la conquista di tutte le regioni francesi. Due di loro, la Aubry e la Buffet (entrambe ex ministre alla fine degli anni ’90), possono auspicare di guidare la corsa all’Eliseo nel 2012 e la terza, Cecile Duflot, 35 anni, e’ l’astro nascente dei Verdi, di cui è la segretaria nazionale. Le tre donne hanno garantito che il loro non e’ un accordo ”di circostanza” ma “l’inizio di un lavoro insieme”. Cecile Duflot non ha dubbi: ”non si tratta solo di vincere le elezioni. Queste regionali costituiscono un elemento per proporre un’alternativa politica nel nostro Paese”. Ecco perché – dando le spalle agli attriti del passato – la Aubry ha preferito parlare di ”gauche solidale”, coniando così una nuova espressione, e non di ”gauche plurale”. Ora per Sarkozy si apre il problema del dopo. Già la scorsa settimana i parlamentari erano entrati in stato d’agitazione. In ballo c’è la loro rielezione e da oggi cominceranno a sfoderare i coltelli. Per martedì il capogruppo all’Assemblea nazionale ha già convocato una riunione dei deputati Ump. Sarkozy cercherà di impedire la sedizione, ma prenderà qualche giorno per studiare il da farsi. Lui dice di conoscerle le donne e si definisce grande seduttore, ma vedremo come funzionerà il suo fascino contro la corazzata tripartita di Martine, Marie Gorge e Cecile.

Carlo Di Stanislao

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