Camorra, colpo al clan Mallardo

Una vasta operazione di polizia coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e dalla procura di Napoli ha portato questa mattina all’esecuzione di 12 provvedimenti restrittivi a carico di altrettante persone ritenute responsabili di associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzata al controllo di attività economiche e al riciclaggio di capitali di provenienza illecita. L’indagine, durata due […]

Una vasta operazione di polizia coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e dalla procura di Napoli ha portato questa mattina all’esecuzione di 12 provvedimenti restrittivi a carico di altrettante persone ritenute responsabili di associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzata al controllo di attività economiche e al riciclaggio di capitali di provenienza illecita.

L’indagine, durata due anni, ha permesso di sgominare due holding imprenditoriali, operanti tra le province di Roma, Latina e Napoli nel settore dell’edilizia, gestite direttamente, o attraverso prestanome, da soggetti legati al clan Mallardo di Giugliano, in Campania. Nel corso dell’operazione, condotta da 500 tra finanzieri e poliziotti, sono state sequestrate aziende, beni mobili ed immobili e numerosi rapporti bancari per un valore complessivo di 400 milioni di euro. Sotto sequestro sono finite le aree Desco di Terracina e di Madonna delle Grazie a Fondi, insieme all’albergo Orizzonte e al centro commerciale Orizzonte di Giugliano in Campania.

Un «Ennesimo successo nella lotta alla criminalità organizzata, reso possibile dalla piena e totale collaborazione tra governo, forze di polizia e magistratura», è stato il commento del ministro dell’Interno Roberto Maroni all’operazione.
Maroni ha telefonato al capo della Polizia Antonio Manganelli ed al comandante della Guardia di Finanza Cosimo D’Arrigo per congratularsi personalmente.

Il ventaglio delle attività criminali alle quali è dedito tra Lazio e Campania il clan Mallardo va dal settore del calcestruzzo a quello immobiliare, il racket e il traffico di droga.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *