MACERIE: CHIODI, 15 GIORNI PER LIBERARE I LUOGHI PUBBLICI

“Liberare al più presto i siti pubblici dell’Aquila (ne sono stati censiti 57 – n.d.r.) dalle macerie provenienti dai crolli e dalle demolizioni”: è questa la richiesta che il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, ha rivolto, ieri, al tavolo di coordinamento per lo smaltimento delle macerie composto da vigili del fuoco, esercito, Asm, Arta, […]

“Liberare al più presto i siti pubblici dell’Aquila (ne sono stati censiti 57 – n.d.r.) dalle macerie provenienti dai crolli e dalle demolizioni”: è questa la richiesta che il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, ha rivolto, ieri, al tavolo di coordinamento per lo smaltimento delle macerie composto da vigili del fuoco, esercito, Asm, Arta, Soprintendenza ai beni artistici e architettonici, Comune e Asl dell’Aquila, Ispettorato del lavoro, Ministero dell’ambiente. Del tavolo fa parte anche il responsabile della Struttura tecnica di missione, Gaetano Fontana. L’operazione, che i tecnici ritengono di portare a compimento entro un arco temporale di 15 giorni, richiederà la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti e si svolgerà secondo rigorosi protocolli di sicurezza e di tutela ambientale. Le macerie provenienti dai crolli e dalle demolizioni e depositate sui luoghi pubblici, saranno quindi smaltite secondo un procedimento che prevede diverse fasi. La prima avrà luogo “in situ” e servirà ad individuare eventuali elementi di pregio architettonico e a separare i vari materiali: amianto, ferro, plastica, materiali inerti. Questo lavoro verrà effettuato da operatori dell’Asm sotto il controllo della soprintendenza, della Asl e dei Vigili del fuoco. Una volta effettuata una prima separazione, le macerie saranno trasferite, mediante speciali cassoni carrati, presso la discarica della Teges dove subiranno un ulteriore controllo in conformità a quanto disposto. Una volta stabilizzati, i rifiuti seguiranno il loro ciclo di smaltimento: ferro e plastica saranno avviati al riciclo; amianto e raee (rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche) saranno inseriti da operatori della Asl in buste sigillate e consegnato a ditte specializzate; il materiale inerte sarà trasferito presso un vicino stabilimento dove subirà un processo di ricondizionamento onde permetterne il riutilizzo. Il trasferimento delle macerie dai siti alla discarica avverrà mediante automezzi dell’esercito italiano e dei vigili del fuoco e in condizioni da evitare lo sviluppo di polveri.

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