Disfatta cinese

La Ferrari perde la leadership in quella costruttori a favore della McLaren e Fernando Alonso scende in terza posizione in classifica, mentre Felipe Massa precipita dal primo al sesto posto. Tuttavia Stefano Domenicali s’accontenta del risultato del Gran Premio della Cina, alla luce del fatto che, per vedere la vera Ferrari, c’è bisogno di una […]

La Ferrari perde la leadership in quella costruttori a favore della McLaren e Fernando Alonso scende in terza posizione in classifica, mentre Felipe Massa precipita dal primo al sesto posto. Tuttavia Stefano Domenicali s’accontenta del risultato del Gran Premio della Cina, alla luce del fatto che, per vedere la vera Ferrari, c’è bisogno di una gara asciutta e senza imprevisti. Il team principal del Cavallino Rampante non condanna Fernando Alonso per l’errore in partenza e non mette in croce Felipe Massa per l’opaco weekend. Anzi, il capo della Gestione Sportiva elogia il team, in particolare quello impegnato nei cambi gomme, capace di effettuare per ben 3 volte un doppio pit stop senza perdersi in giro per il box neanche una ruota e senza far perdere ai piloti neanche un decimo di troppo. In definitiva, dopo un eccellente avvio, il poker di gare extraeuropeo conferma  periodo nero della squadra del Cavallino, con la McLaren, che conquista la sua prima doppietta stagionale in una gara elettrizzante, con più sorpassi e duelli che in un appuntamento iridato della MotoGP, resa imprevedible grazie alle mutevoli condizioni meteorologiche, capaci di far saltare tutti gli schemi meticolosamente preparati dai team. Per quanto riguarda l’asturiano Alonso, ha commesso solo un errore alla partenza e per il resto della gara è stato tutto in rimonta,  in un weekend non certo facile, iniziato con la rottura di un altro motore (gliene rimangono 6 per 14 gare): un fattore che preoccupa. In gara ha effettuato bei sorpassi, recuperato bene, e sfruttato la seconda safety car – forse eccessiva per togliere due pezzi di carbonio – per portarsi fino al quarto posto. Non risulta nei primi fra i giri più veloci e in effetti il ritmo in gara non appariva eccezionale rispetto alle McLaren. Sul sorpasso ai danni di Felipe Massa c’è da chiedersi: chi aspettavano per primo ai box? Quali erano le gomme pronte sulla piazzola? Se erano quelle di Massa i meccanici devono essere stati parecchio veloci ad effettuare lo scambio. Peggio è andata a Schumacher, che avrà anche un po’ di ruggine addosso, ma in qualifica prende un’altra bastonata da Rosberg e in gara il confronto con l’ex pilota della Williams è imbarazzante. Eppure era conosciuto come un esperto del baganto, ma sotto l’acqua sembra più in difficoltà che sull’asciutto. Si difende come può dagli attacchi che subisce rendendo frizzanti i duelli, ma li perde tutti e a passarlo sono in tanti. Deve sperare che le modifiche annunciate dalla Mercedes per il Gran Premio di Spagna lo aiutino a trovare la confidenza con la sua monoposto, perché le cose iniziano a mettersi male. Ma qualcosa, sempre in Spagna, urge anche fare in casa Ferrari.

Carlo Di Stanislao

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