Nuove norme per il Codice della Strada

 “Scadenza rapida per le multe, che pena l’annullamento dovranno essere notificate in 60 giorni invece degli attuali 120, e possibilità di dilazionare fino a 60 rate gli importi per chi ha redditi bassi”. Sono le principali novità della riforma del codice della strada approvata giovedì in Senato e ora all’esame della Camera dei Deputati, alla […]

 “Scadenza rapida per le multe, che pena l’annullamento dovranno essere notificate in 60 giorni invece degli attuali 120, e possibilità di dilazionare fino a 60 rate gli importi per chi ha redditi bassi”. Sono le principali novità della riforma del codice della strada approvata giovedì in Senato e ora all’esame della Camera dei Deputati, alla quale il Sole 24 Ore dedica ampio spazio nell’edizione odierna. Le sanzioni nate su statali e provinciali non andranno tutte al “proprietario” della strada e non scatterà il taglio del 3% ai trasferimenti statali per i sindaci che non investono i proventi in sicurezza stradale. Le novità promettono di guardare con occhio di favore la posizione dell’automobilista, infatti come detto le amministrazioni centrali e locali dovranno chiudere la pratica in 60 giorni, anziché nei 120 che sono concessi dalla disciplina in vigore. L’altra apertura nei confronti dei sanzionatori è l’ingresso nella legge delle regole per pagare le multe a rate, riservate a chi ha un reddito fino a 10.628 euro.
I proclami iniziali che promettevano una riforma lampo con la sostanziale espulsione dei comuni dal tavolo dove si spartiscono i proventi degli eccessi di velocità sono stati superati dal calendario e a Palazzo Madama sono stati smussati gli angoli, dando più favore ai sindaci. Le partite più a cuore ai comuni riguardavano i proventi e la collocazione degli autovelox e l’utilizzo delle risorse prodotte dalle multe: la commissione trasporti del senato ha deciso di dividere in due la torta, prevedendo che i soldi prodotti dagli autovelox della polizia municipale sulle strade statali vadano 50% allo stato e 50% ai comuni che però dovranno impiegarli per la messa in sicurezza delle strade e per il potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni stradali certificando tutto con una relazione annuale al Viminale e al Ministero delle Infrastrutture. Altra novità importante riguarda gli autovelox sulle strade extraurbane: i comuni potranno continuare ad utilizzarli. Inoltre le amministrazioni potranno impiegare strumenti di proprietà, in leasing finanziario o a noleggio con canone fisso. (am)

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