Cannavaro: ”Quando sento l’inno mi emoziono”

“Sono da 13 anni in Nazionale e non ricordo mai una partenza tranquilla. Certo, questa volta andiamo in Sud Africa da campioni del mondo e sembriamo gli ultimi arrivati. Eppure noi abbiamo l’obbligo di crederci: non succede, ma se succede…”: a parlare così è il capitano della Nazionale Fabio Cannavaro. Nel secondo giorno di raduno […]

Foto: Manuel Romano

“Sono da 13 anni in Nazionale e non ricordo mai una partenza tranquilla. Certo, questa volta andiamo in Sud Africa da campioni del mondo e sembriamo gli ultimi arrivati. Eppure noi abbiamo l’obbligo di crederci: non succede, ma se succede…”: a parlare così è il capitano della Nazionale Fabio Cannavaro. Nel secondo giorno di raduno degli Azzurri a Sestriere, lo juventino con il contratto scaduto rinnova la sua fiducia nella squadra che si sta preparando all’avventura mondiale e tira le orecchie in maniera bonaria a chi non crede in questa Italia. “Io mi sento italiano al 100% – sottolinea Cannavaro – e, quando vedo il tricolore anche in altri sport, mi emoziono: non so perchè per altri non sia così”.
Il riferimento alle dichiarazioni rilasciate qualche tempo fa dal figlio del leader Lega Bossi sono inevitabili: “Non so se c’entri o meno anche la politica – ha aggiunto il capitano – penso che ognuno sia libero di fare quel che vuole, dico solo che io all’inno mi emoziono sempre”.
Come quattro anni fa, anche stavolta l’Italia partirà per il Mondiale con l’interrogativo sul futuro dell’allenatore. Marcello Lippi è di nuovo sulla via dell’addio: “Non avrà alcun peso sul Mondiale – assicura Cannavaro – partire per il Sudafrica sapendo che Lippi se ne andrà: era così già quattro anni fa, durante il Mondiale di Germania 2006 e avete visto come è andata”.
Da un veterano ad un giovane, Salvatore Bocchetti, che spera di rientrare nella lista dei 23: “I segnali sono incoraggianti – spiega – la speranza di rimanere tra i 23 ce l’ho e mi fa piacere che Lippi punti anche sui giovani. Sono qui per imparare da tutti ed in particolare da Cannavaro, sono io stesso che spesso vado a chiedere suggerimenti ai miei compagni. Ma la cosa che mi preme maggiormente è che la gente si avvicini di più a noi”.

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