I nuovi palloni sono un disastro

Giampaolo Pazzini si candida per il Mondiale. In attesa di conoscere la lista dei 23 Azzurri che partiranno per il Sud Africa, a Sestriere l’attaccante sta lavorando sodo: “Sto facendo di tutto – sottolinea – per mettere in difficoltà il c.t. e partecipare al Mondiale, che per me sarebbe il primo. La Nazionale l’ho meritata […]

Giampaolo Pazzini si candida per il Mondiale. In attesa di conoscere la lista dei 23 Azzurri che partiranno per il Sud Africa, a Sestriere l’attaccante sta lavorando sodo: “Sto facendo di tutto – sottolinea – per mettere in difficoltà il c.t. e partecipare al Mondiale, che per me sarebbe il primo. La Nazionale l’ho meritata andando alla Sampdoria, per questo ringrazio i compagni e gli allenatori, Mazzarri e Del Neri, che mi hanno messo nelle condizioni giuste”.Già “gioiello” dell’Under 21, Pazzini sente di essere pronto al grande salto. Nel gruppo si è inserito benissimo, ottimi sono i rapporti con i compagni: “Essere qui è un sogno, mi godo ogni momento che sto vivendo. L’Italia in attacco ha sempre avuto grandissimi giocatori. Fra me, Gilardino e Borriello ci sono differenze.
A tutti e tre piace stare in area, ma ognuno ha caratteristiche diverse. Con Alberto ho un bel rapporto. Lo abbiamo mantenuto anche quando sono andato via da Firenze, non c’è dualismo, e sono molto contento per lui quando fa bene. È indubbio che a Firenze giocavo poco e quando sono andato via è stata la mia svolta. In tre mesi mi è cambiata la vita: il 7 dicembre ero in tribuna in Torino-Fiorentina e il 28 marzo 2009, al debutto in Nazionale in Montenegro-Italia, ho segnato il mio primo e per ora unico gol in azzurro. Anche per questo vorrei andare al Mondiale, per segnare un gol”.

Un solo neo in tanto ottimismo e fiducia: “I palloni sono un disastro – conclude Pazzini – sia per i portieri che per noi, perchè volano. Si fa fatica a controllarli. E’ un problema molto grande per i portieri, ma lo è anche per gli altri giocatori”.

Al mercato e alle voci di un suo trasferimento non ci pensa: “Non so nulla e non voglio sapere nulla, i miei pensieri sono tutti concentrati qua. Potrebbe essere il mio primo Mondiale e sarebbe stupido pensare ad altro”.

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