Una Maturità senza inutili stress

La sessione degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, per l’anno scolastico 2009/2010, avrà inizio martedì 22 giugno 2010 alle ore 8,30 con lo svolgimento della prova di Italiano, mercoledì 23 sempre alle ore 8,30 sarà eseguita la seconda prova scritta e venerdì 25 la terza prova scritta con […]

La sessione degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, per l’anno scolastico 2009/2010, avrà inizio martedì 22 giugno 2010 alle ore 8,30 con lo svolgimento della prova di Italiano, mercoledì 23 sempre alle ore 8,30 sarà eseguita la seconda prova scritta e venerdì 25 la terza prova scritta con orario stabilito dalle commissioni. La riunione preliminare è prevista lunedì 21 giugno 2010 alle ore 8,30. I nemici dello studio non accompagnano gli studenti solo nella famosa “notte prima degli esami” : ansia, calo dell’attenzione e panico sembrano, infatti, essere i protagonisti dei giorni che anticipano gli esami di maturità del 2010. L’errore della maggior parte dei maturandi è quello di chiudersi in casa e studiare a più non posso fino al fatidico giorno. Niente di più sbagliato. Leggere e stare davanti allo schermo del PC giorno e notte non può che confondere e, quindi, trasformarsi in uno dei peggiori incubi degli studenti: il “panico da non ricordo“. Come evitarlo? È fondamentale non stravolgere le proprie abitudini, dando spazio anche allo svago e alla distrazione, anche solo un’ora al giorno. Focalizzarsi solo sullo studio può sortire gli effetti contrari e produrre risultati indesiderati: panico, stress e crollo psico-fisico. È bene invece organizzarsi e gestire la giornata in modo da ritagliarsi momenti di svago: è sbagliato saltare i pasti e interrompere l’attività fisica. Inoltre bisogna evitare di affidarsi ai medicinali per combattere l’ansia o l’insonnia o aumentare il consumo di caffé e sigarette e, così, dormire di meno, saltando i pasti.Ecco le tre regole da non dimenticare:

  • dormire un numero di ore sufficiente
  • non saltare i pasti (prediligendo cibi leggeri che apportano proteine e vitamine utili per “tenere sveglia la mente“)
  • concedersi pause quando la stanchezza cresce.

Circa il secondo punto, controllare l’alimentazione è facile è molto utile. evitando sia il digiuno che gli eccessi, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti. Vanno quindi evitati alimenti troppo conditi che rendono più difficile addormentarsi come pure cacao, tè e caffè per la presenza della caffeina, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di qualità cattiva con un difficile risveglio. E tra i condimenti out sono da evitare cibi con sodio in eccesso per cui vanno banditi curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola per l’eccesso di sodio e di conservanti sono da tenere lontani. Ma ci sono anche una serie di pietanze che “aiutano a rilassarsi per la presenza di un amminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione ma effetti positivi nella dieta serale si hanno con legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi. Tra le verdure al primo posto la lattuga, seguita da cipolla e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno. Bene anche un bicchiere di latte caldo, giusto prima di andare a letto, che oltre a diminuire l’acidità’ gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo. Infine un buon dolcetto di incoraggiamento ricco di carboidrati semplici ha una positiva azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano un’atmosfera di relax e di piacere che distende la mente e la rende più pronta a rispondere alle sollecitazioni degli esaminatori. Inoltre, va bene allenare la mente ma si rischia di sovraccaricarla di informazioni e mandarla in tilt. La concentrazione e l’energia mentale si preservano solo con ritmi di vita stabili, senza sconvolgere le proprie abitudini e soprattutto organizzando il lavoro. Strafare in poche ore non migliora i risultati; al contrario è consigliabile programmare e organizzarsi mentalmente lo studio, suddividendo l’impegno nell’arco delle settimane. E se lo studente viene colpito dal temuto vuoto di memoria? Sudorazione, battito accelerato e confusione mentale: per questo inconveniente non c’è studio che tenga, l’emotività appartiene ai più bravi come ai più svogliati. Gli esperti sconsigliano medicinali e cure anti-stress, preferendo, anche in questo caso, attività fisica e qualche minuto di evasione. Insomma passano gli anni, le generazioni si succedono ma il monito resta lo stesso: mens sana in corpore sano e… in bocca al lupo.

Carlo Di Stanislao

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