L’Aquila nel mondo

Esce in questi giorni per le Edizioni One Group “L’Aquila nel Mondo” – Notizie, fatti ed eventi prima e dopo il terremoto del 6 aprile 2009, il nuovo libro di Goffredo Palmerini. Sarà presentato all’Aquila mercoledì 9 giugno, alle ore 17, all’auditorium di Palazzo Silone (Regione Abruzzo), con gli interventi di Paola Di Salvatore, dirigente […]

Esce in questi giorni per le Edizioni One Group “L’Aquila nel Mondo” – Notizie, fatti ed eventi prima e dopo il terremoto del 6 aprile 2009, il nuovo libro di Goffredo Palmerini. Sarà presentato all’Aquila mercoledì 9 giugno, alle ore 17, all’auditorium di Palazzo Silone (Regione Abruzzo), con gli interventi di Paola Di Salvatore, dirigente Servizio Politiche Culturali della Regione, Tiziana Grassi, giornalista e studiosa di migrazioni, Maria Grossmann, docente di filologia all’Università dell’Aquila e già Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Francesca Pompa, presidente di One Group Edizioni, e Mario Narducci, direttore di Tv Uno, che coordinerà i lavori. Il volume raccoglie 53 articoli, pubblicati su numerose testate all’estero (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela), su agenzie internazionali e su diverse testate in Italia e abruzzesi, specie on line. Molti gli argomenti, che spaziano dalla cultura all’arte, dall’emigrazione a personaggi illustri, dalle valenze e singolarità dell’Aquila al dramma della città dopo il terremoto del 6 aprile 2009, dai grandi eventi tenutisi nel capoluogo alle attività delle comunità abruzzesi nel mondo. Tutti  con un filo rosso che li lega.

La prefazione è di Letizia Airos, giornalista di America Oggi – il più diffuso giornale italiano degli Stati Uniti che si pubblica a New York – e direttore della testata i-Italy, una delle più avanzate sperimentazioni multimediali nel campo dell’informazione. “Dobbiamo molto a Palmerini – scrive  Letizia Airos – noi italiani all’estero. Ci permette uno sguardo, anche disincantato, ad un’Italia spesso imperscrutabile. Come un cesellatore appunto, pian piano, consapevole dell’importanza della tecnologia per fare rete ed informare, ha messo su molto più di un network giornalistico. Ha dato voce e fatto passare voci che sarebbero a volte rimaste poco ascoltate. Lo ha fatto e lo fa sempre con discrezione e con la delicatezza di chi sa proporsi senza essere invadente. E sfogliando le pagine di quest’ultimo contributo in carta ve ne renderete conto. Testate dall’Argentina, Canada, Messico, Perù, Stati Uniti, Sud Africa, Svizzera… grazie a lui hanno raccontato la sua terra e gente nel mondo. Palmerini racconta e lascia raccontare la realtà con passione e lungimiranza, senza farsi affascinare da certezze, raccoglie contributi diversi, magari anche contraddittori, fa parlare attraverso le più svariate angolature l’emigrazione italiana all’estero e oggi anche quella in Italia. La sua rete collega buona parte delle realtà associative regionali all’estero, che conosce molto bene”.
Notizie, fatti, eventi e personaggi nel volume hanno il pregio d’illustrare il meglio dell’Aquila e dell’Abruzzo, dentro e fuori i confini, cui si aggiungono annotazioni e testimonianze che segnano la storia dolorosa della città capoluogo dopo il sisma dell’anno scorso, ma anche i segni di speranza nel futuro, raccontati fino al dicembre 2009.  “La rilevanza che la stampa italiana all’estero ha dato a questi scritti – scrive l’Autore nella sua nota introduttiva – mi auguro abbia ancor più contribuito a rimarcare la straordinaria bellezza dell’Aquila, le disastrose conseguenze del sisma, infine la dignità, la compostezza e l’austera indole della nostra gente, che hanno commosso il mondo. (…) Gran parte dell’attenzione del mondo è merito del comportamento degli Aquilani, ma non secondaria è l’opera degli Abruzzesi all’estero, come pure la stima e il prestigio di cui godono le nostre comunità regionali. A loro è dedicato questo volume. Poi ai tanti Volontari della Protezione civile, orgoglio dell’Italia. Infine agli Aquilani. Un semplice segno di speranza, fiducia e coraggio a fronte d’un evento straziante, come altri nella lunga storia della città “capitale” d’Abruzzo, guardando al duro cammino che ci attende verso la ricostruzione. Malgrado tutto, ce la faremo. Come sempre, anche questa volta”. C’è da annotare, infine, che i proventi derivanti dalla vendita del volume, per scelta dell’editore, saranno destinati all’Istituto Cinematografico dell’Aquila per contribuire al restauro di alcune pellicole della sua preziosa Cineteca, danneggiate dal terremoto, una risorsa culturale molto importante della nostra città e tra le più prestigiose in Italia.

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