Bere aiuta la maturità

Sappiamo tutti che l’acqua ci fa bene, ma spesso le ragioni sono un po’ confuse, e anche chi conosce bene le ragioni per bere acqua non lo fa come abitudine.  Bocca secca, mal di testa, stanchezza: possono essere i primi segnali di una scarsa idratazione. A volte, mentre ci si prepara a un esame, si […]

Sappiamo tutti che l’acqua ci fa bene, ma spesso le ragioni sono un po’ confuse, e anche chi conosce bene le ragioni per bere acqua non lo fa come abitudine.  Bocca secca, mal di testa, stanchezza: possono essere i primi segnali di una scarsa idratazione. A volte, mentre ci si prepara a un esame, si è così immersi nello studio da dimenticare di bere. Niente di più sbagliato, soprattutto nei mesi più caldi. Diversi studi hanno, infatti, dimostrato come l’insufficiente idratazione incida negativamente non soltanto sulle prestazioni fisiche, ma anche su quelle del cervello. Gli effetti sulla funzione cognitiva sono diversi: in uno studio internazionale condotto su giovani sani si sono osservati segnali come mal di testa e stanchezza, cui si associano riduzione della concentrazione, dell’attenzione e della memoria a breve termine. Un secondo studio ha evidenziato nei giovani “assetati” rallentamenti nel tempo di reazione, riduzione nell’efficienza aritmetica e nelle capacità visomotorie. Non bere a sufficienza può inoltre ridurre la materia grigia, rendendo più difficile ragionare; è quanto dimostrato da una recentissima ricerca, realizzata da un team di ricercatori britannici del King’s College di Londra. La disidratazione, secondo lo studio condotto su alcuni adolescenti, ha conseguenze non soltanto sulle dimensioni del cervello ma anche sul suo modo di lavorare. Risulta sufficiente la perdita di 1 litro di liquidi, quantità che si raggiunge con 90 minuti di sudorazione costante, per ridurre il cervello quanto basta a mandarlo in tilt. La mancanza di acqua, quindi, impatta sulla performance a scuola e sui risultati degli esami. “Sebbene la perdita di un litro di liquidi possa sembrare molta, non è così – spiega il Prof. Alessandro Zanasi dell’Osservatorio Sanpellegrino, Docente presso l’Università di Bologna -. Ogni giorno, infatti, il corpo in condizioni di riposo produce circa mezzo litro di sudore; in estate, con il caldo, la sudorazione aumenta fino a due litri, così come durante uno sforzo fisico o una tensione emotiva, come può essere appunto un esame scolastico. In questo modo l’acqua necessaria giornalmente a una temperatura di 20 gradi può triplicare se la temperatura sale a 40 gradi”. Niente paura però: è sufficiente bere un bicchiere d’acqua o due perchè il cervello riacquisti tutte le sue capacità e torni rapidamente alla normalità. “In particolare l’acqua minerale contiene oligoelementi che apportano nutrienti privi di calorie e che reintegrano i liquidi e i sali persi con il sudore – continua Zanasi – è quindi consigliabile scegliere acque ricche di calcio, utile alla trasmissione degli impulsi nervosi, di magnesio e sodio, per la regolazione del bilancio idrico. In vista delle prove scritte il mio suggerimento a tutti gli studenti è di portare con sè e tenere sul banco una bottiglia d’acqua minerale”. In definitiva è in primo luogo  fondamentale portare sempre con sé una bottiglia di acqua da mezzo litro sempre piena. Un altro importante trucchetto è quello di bere acqua frizzante al posto degli alcolici quando uscite la sera. Infine,  invece di spendere molti soldi per comprare l’acqua minerale,  sarà molto utile comprare un filtro per il rubinetto.

Carlo Di Stanislao

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