Parco del Lavino, arriva il parco a misura di bambino

È stato presentata stamattina sabato 26 giugno nel Parco territoriale attrezzato delle sorgenti sulfuree del Lavino a Scafa (contrada Decontra) la conclusione del progetto “Un Parco a misura di Bambino”, promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’obiettivo di migliorare la fruizione delle aree naturali protette da parte […]

È stato presentata stamattina sabato 26 giugno nel Parco territoriale attrezzato delle sorgenti sulfuree del Lavino a Scafa (contrada Decontra) la conclusione del progetto “Un Parco a misura di Bambino”, promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’obiettivo di migliorare la fruizione delle aree naturali protette da parte degli Under 14.Sono intervenuti Nicola Corona, coordinatore dell’Ufficio Aree Protette e Biodiversità di Legambiente, Rocco Barbarossa, presidente del Circolo Legambiente di Scafa e componente della segreteria regionale di Legambiente, Dino Marangoni, sindaco di Scafa, Giordano Di Fiore, assessore comunale ai Parchi, e il parroco don Claudio Di Liberato.
Nell’ambito del progetto “Un parco a misura di bambino” è stato realizzato un monitoraggio nazionale per verificare il livello di accessibilità per gli Under 14 nei Parchi nazionali, regionali e nelle aree marine protette. I risultati del monitoraggio sono pubblicati nel dossier scaricabile dal sito www.legambienteabruzzo.it.
Per garantire la partecipazione dei bambini allo sviluppo del territorio e la loro effettiva partecipazione alla vita del parco, sono stati presentati gli interventi strutturali eseguiti nell’ambito del progetto: una biblioteca a tema, pannelli permanenti informativi sul Parco e sulla flora e fauna presenti nell’area, uno spazio per le attività di educazione ambientale e servizi igienici specifici per disabili.
«È abbastanza evidente come attualmente i parchi risultino generalmente poco provvisti di sentieri e di tabellonistica specificatamente dedicata agli Under 14. Al contrario sono molti i parchi che producono materiali di comunicazione esterna rivolta ai giovanissimi: da una parte quindi i parchi desiderano invitare i bambini e lasciare loro un ricordo della visita, dall’altra però l’effettiva fruizione del territorio rimane fortemente condizionata dal punto di vista dell’adulto – spiega Rocco Barbarossa – Eppure la partecipazione dei bambini allo sviluppo del territorio è un vero e proprio criterio di sostenibilità ed un punto di forza. Ci auguriamo che le aree naturali protette possano garantire sempre più servizi e strutture in grado di offrire ai giovanissimi una migliore fruizione e partecipazione».

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