Il MEDIC si presenta il 2 luglio a Roma

Lo scorso maggio, il MEDIC, Movimento Etico per la Difesa Internazionale del Crocifisso, aveva scritto alla Corte di Giustizia in Lussemburgo esprimendo disapprovazione per la sentenza, preannunciando l’opposizione «ad ogni tentativo – anche giudiziario – di quanti mirano a negare e sovvertire l’Identità, anche religiosa, della nostra Europa». Oggi il movimento d’opinione che si riconosce […]

Lo scorso maggio, il MEDIC, Movimento Etico per la Difesa Internazionale del Crocifisso, aveva scritto alla Corte di Giustizia in Lussemburgo esprimendo disapprovazione per la sentenza, preannunciando l’opposizione «ad ogni tentativo – anche giudiziario – di quanti mirano a negare e sovvertire l’Identità, anche religiosa, della nostra Europa». Oggi il movimento d’opinione che si riconosce nel MEDIC ha deciso di ufficializzare la propria nascita nell’ambito della conferenza stampa che avrà luogo venerdì 2 Luglio, alle ore 12.15, a Roma, presso l’hotel Michelangelo, Sala Sistina, Via della Stazione Di San Pietro, 14. Sarà presente anche il senatore Giulio Andreotti con il Segretario Generale del Medic, l’Architetto Roberto Mezzaroma, il Presidente onorario, la Duchessa d’Aosta Silvia Paternò, lo psichiatra e politico italiano, Prof. Alessandro Meluzzi, il sacerdote don Walter Trovato, cappellano della Polizia di Stato, Gaetano Sottile presidente e fondatore dell’Associazione Italy for Christ e conduttore del programma televisivo Dritto al Cuore, Alberto Piperno, membro della Comunità Ebraica di Roma, nonché Presidente del Comitato “Memoria Dialogo di Pace” e il giornalista Nuccio Fava.

Il Medic difende un sentimento diffuso nella maggior parte delle persone. Già nel 2009, l’Eurispes, Istituto di studi politici, economici e sociali, ha rilevato che più della metà degli italiani (60,1%) è convinta che il crocifisso debba essere sempre esposto nelle scuole o nelle sedi delle istituzioni statali ed è, pertanto, assolutamente contraria ad una sua rimozione da questi luoghi. Favorevoli all’esposizione di questo simbolo anche il 12% di quanti ritengono che sia giusta, a patto che non venga turbata la sensibilità di persone che professano altre fedi religiose.

«Nati Sotto il Segno della Croce, il Crocifisso: crocevia della Storia» è dunque il titolo dell’incontro che mira a sensibilizzare gli spiriti liberi di ogni Paese e Continente, verso il valore del Crocifisso come simbolo di fede universale, immagine stessa della libertà religiosa e di un Credo che ha favorisce il dialogo con le altre Chiese e confessioni religiose, nella direzione della solidarietà e dell’accoglienza.

«Il Crocifisso si onora – spiega il Segretario Generale del Medic, Roberto Mezzaroma – contro ogni tentativo di rimuoverlo, dalle nostre coscienze prima che dalle nostre pareti, simbolo che rinvia ad un atto di amore, quello del Cristo che ha invitato ad amare i nemici, messaggio di solidarietà e di inclusione di cui abbiamo estremo bisogno soprattutto oggi che ci troviamo ad accogliere nuovi flussi migratori. La sentenza della Corte ha cancellato, con un colpo di spugna, millenni di storia, le fondamenta stesse dell’Europa. Una sentenza schizofrenica di insanabile dualismo antropologico, perché mette in discussione la realizzazione e la stessa coesione dell’Unione europea, che dal modello greco e romano, dalla Cultura mediterranea e latina ha tratto i motivi ispiratori per una Europa dei Popoli la cui bandiera affianca oggi il Tricolore.

Noi, che siamo nati sotto il segno della Croce, non possiamo che esprimere grande rammarico e disapprovazione per quella sentenza che offende le tracce dei nostri Padri fondatori e mette a repentaglio la sopravvivenza stessa della grande Anima spirituale dell’Europa».

La mission del sodalizio è quella di dar vita ad un Movimento d’Opinione senza confini, che in tutto il mondo ribadisca l’appartenenza e le radici stesse della nostra civiltà occidentale. Anche mediante un referendum, se necessario, che rimetta al popolo italiano la decisione di continuare a riconoscersi in quei valori che hanno delineato i confini culturali e spirituali dell’Italia e dell’Europa.

«Considerata l’importanza ed il valore morale del tema per il quale ci stiamo battendo – conclude il Segretario generale del MEDIC – auspichiamo che la Grande Chambre conceda la necessaria attenzione all’appello del Medic, attenta com’è ad evitare di intaccare gli elementi caratterizzanti l’identità e le tradizioni di ciascuno dei popoli che si riconoscono sotto le dodici stelle in campo blu della bandiera europea.

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