Premi spropositati per assicurare l’auto

E’ generale la lamentela che le assicurazioni impongono somme spropositate per assicurare l’auto. Risponde con i dati il Sindacato nazionale Agenti di Assicurazione in occasione della presentazione della campagna di sensibilizzazione denominata “Stupidi Furbetti”.  Molti, purtroppo, anche nella nostra regione pensano bene di risarcirsi simulando infortuni o con altre truffe (fenomeno record in Puglia). Le […]

E’ generale la lamentela che le assicurazioni impongono somme spropositate per assicurare l’auto. Risponde con i dati il Sindacato nazionale Agenti di Assicurazione in occasione della presentazione della campagna di sensibilizzazione denominata “Stupidi Furbetti”.

 Molti, purtroppo, anche nella nostra regione pensano bene di risarcirsi simulando infortuni o con altre truffe (fenomeno record in Puglia). Le assicurazioni si difendono alzando le tariffe (tra gli 800 e i 3000 euro l’anno) e ritirandosi dai territori più a rischio. Il fenomeno dell’infortunistica stradale con, in particolare le frodi sui danni alle persone. Sottolinea il Sindacato, è un fenomeno già esploso in tutta la sua virulenza in alcune regioni come la Puglia. Infatti, i conducenti pugliesi su 100 incidenti stradali, denunciano 43 infortuni (41 a Brindisi, 40 a Taranto, 35 a Bari, 37 a Foggia, 34 a Lecce), contro i 21 in Italia e i 15 in Europa. Non è solo sfortuna c’è una maggiore propensione alla truffa (la Puglia è maglia nera dopo la Campania). Il malcostume ha fatto salire del 30% i premi assicurativi Rc auto regionali. Il rischio è di un contagio a livello nazionale. Ora bisogna avere il coraggio di fare, di agire – dice sempre il Sindacato – e di proporre soluzioni perché i nostri clienti vanno assistiti e tutelati dinanzi al dilagare di questa emergenza sociale. Perciò gli agenti di assicurazione chiedono alle compagnie assicurative di arrestare la fuga dal Sud che sta mettendo in atto in questi mesi. Secondo una stima, in difetto, in Puglia sarebbero circa 100 le agenzie a rischio chiusura con una perdita stimabile in circa 1.500 posti di lavoro tra dipendenti e collaboratori. Oggi bisogna aumentare non ridurre il numero di agenzie, subagenzie e uffici di liquidazione sinistri – reclamano gli agenti di assicurazione – perché servono più risorse umane per presidiare il territorio e arginare i risarcimenti esagerati. Un malcostume diffuso che si somma alla tendenza alla falsificazione dei contrassegni assicurativi. La soluzione che propone il Sindacato è l’incrocio delle targhe contenute nella banca dati dell’Ania con quella registrata al Pra, in modo da individuare i mezzi non coperti da assicurazione.(OsserBari)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *