Berlusconi: Ieri strumentalizzazioni, i fondi ci sono, spetta agli enti locali ricostruire

 “Non ho ancora visto il resoconto delle forze dell’ordine ma mi pare che ci sia stata molta strumentalizzazione. Noi abbiamo fatto come governo un intervento immediato ed efficace dopo il terremoto. La ricostruzione spetta agli enti locali, al comune e alla regione. Il governo doveva dare i finanziamenti, cosa che è stata fatta finora”. Così […]

 “Non ho ancora visto il resoconto delle forze dell’ordine ma mi pare che ci sia stata molta strumentalizzazione. Noi abbiamo fatto come governo un intervento immediato ed efficace dopo il terremoto. La ricostruzione spetta agli enti locali, al comune e alla regione. Il governo doveva dare i finanziamenti, cosa che è stata fatta finora”. Così il premier Silvio Berlusconi, in un’intervista a Studio Aperto, parla delle manifestazioni di ieri a Roma da parte degli aquilani. “Il governo – afferma Berlusconi – ha fatto il miracolo per come è intervenuto subito dopo il terremoto, come nessun altro paese è riuscito a fare dopo una catastrofe naturale. In meno di 10 mesi abbiamo dato una casa a chi l’aveva persa”.

 “Ci sono 1,7 miliardi di euro pronti da spendere, a fronte di 371 milioni di euro spesi fin qui”. Usa pochi giri di parole Gianni Chiodi, presidente della regione Abruzzo, nonché commissario alla ricostruzione, per commentare le parole del premier su quanto fatto fin qui dal governo dopo il sisma del 6 aprile. “E’ fuori di dubbio – continua Chiodi – che i fondi ci sono. E’ altrettanto fuori dubbio che la zona franca è stata fatta e con più soldi, così come la sospensione dei mutui con l’Abi, la rateizzazione in 10 anni delle tasse, e la ricostruzione ovunque meno che nei centri storici”. Ed è quello dei centri storici il nervo scoperto delle proteste, insieme alle tasse. “L’unica certezza sui centri storici è che dipende dai sindaci – puntualizza il presidente della regione – Appena i sindaci del cratere predispongono i piani di ricostruzione, il lavoro parte. Se i sindaci fossero in difficoltà nel redigere i piani, possono servirsi della struttura tecnica della Struttura d’Emergenza del Commissario delegato, che può essere messa a loro disposizione”. ‘Quindi – puntualizza Chiodi – ora basta con certe storie: come commissari abbiamo ereditato come pregressi obbligatori 350 mln, che il Governo ci deve dare, mentre sono in arrivo 700 mln di delibere Cipe. Se i comuni fanno i loro piani, arrivano anche i restanti 1,7 miliardi”.

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