Chiodi: Fondi Europei in linea, malgrado il terremoto

 L’Abruzzo è la prima regione del Sud per percentuale di spesa relativamente ai fondi Fas (Fondo aree sottoutilizzate) 2000-2006. Un dato importante se si tiene conto che al sud è stato assegnato l’85% del Fondo nazionale e il rimanente 15% è stato dato alle Regioni del centro nord. La programmazione per fine anno prevede una […]

 L’Abruzzo è la prima regione del Sud per percentuale di spesa relativamente ai fondi Fas (Fondo aree sottoutilizzate) 2000-2006. Un dato importante se si tiene conto che al sud è stato assegnato l’85% del Fondo nazionale e il rimanente 15% è stato dato alle Regioni del centro nord. La programmazione per fine anno prevede una spesa pari al 66,47% per un importo complessivo di Euro 723.100.000. Il Presidente Gianni Chiodi questa mattina, in conferenza stampa, ha fatto il punto sullo stato della spesa dei FAS e sulle altre risorse disponibili. “Rigore, trasparenza ed efficienza sono i cardini dell’attività di questo governo regionale – ha spiegato il Presidente – che consentono di mantenere l’Abruzzo tra le regioni che hanno intrapreso con successo un cammino virtuoso. Una conferma sostanziale che dimostra la capacità di questa amministrazione di porre in essere comportamenti virtuosi nell’utilizzo dei Fondi destinati allo sviluppo del nostro territorio. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di essere sempre più virtuosi nella capacità di spesa attraverso una sostanziale riorganizzazione delle strategie di programmazione che hanno aperto una nuova fase che punta a utilizzare le diverse risorse disponibili in modo complementare, concentrandole su progetti decisivi per lo sviluppo della Regione. Fas 2007-2013: Sui tempi di attesa dell’approvazione del programma regionale Par Fas, in questi ultimi mesi, c’è stata molta confusione”. Per il nuovo ciclo di programmazione il Mise (Ministero per lo sviluppo economico) non ha osservato nel merito le scelte politiche ma ha semplicemente chiesto un perfezionamento tecnico. Nessuna bocciatura, dunque. Il Documento Par Fas, infatti, approvato dalla giunta nel mese di dicembre 2009, è stato sottoposto all’istruttoria tecnica da parte del Mise come previsto dal punto 3.1.3 della delibera Cipe 166 che si è conclusa positivamente con il trasferimento al Cipe di cui si attende la deliberazione. Il Ministro per le politiche regionali Raffaele Fitto ha assicurato che nel mese di settembre sarà esaminato dal Cipe. Nel programma sono previsti investimenti pari a 854.657.000,00 fino al 2013. Chiodi ha sottolineato come, nonostante il nuovo ciclo di programmazione sia partito con un anno e mezzo di ritardo a causa delle note vicende che hanno segnato l’Abruzzo (inchiesta giudiziaria e terremoto), sia stato possibile recuperare bene nella tempistica della predisposizione dei programmi. La Regione Abruzzo, inoltre, ha raggiunto gli Obiettivi di servizio inseriti nel Quadro strategico nazionale (Q.S.N.) ottenendo in questo modo la premialità di 37 milioni 530 mila euro che nel 2013 potrebbero arrivare a 139 milioni. Gli Obiettivi di servizio raggiunti riguardano i settori dell’Istruzione, del Sociale con gli asili nido e l’assistenza domiciliare integrata, il sistema dei rifiuti e dell’idrico. Nel dettaglio, la Regione Abruzzo ha avviato con gli enti locali che operano in questi settori una serie di azioni da promuovere sul territorio e che richiedono la sinergia tra le strutture regionali interessate e le istituzioni presenti sul territorio (Comuni, Asl, distretti socio-sanitari, Ato) il tutto per migliorare la qualità della vita dei cittadini abruzzesi e per incentivare la convenienza delle imprese ad investire sul territorio. “Si tratta di un risultato eccezionale – ha detto Chiodi – che esalta la capacità dell’Abruzzo di fare squadra sul territorio raggiungendo gli obiettivi che avevamo previsto nel programma regionale”. Il dato di rilievo è che la verifica positiva è stata raggiunta dalle sole risorse ordinarie ed in assenza delle risorse Fas. Questo è dovuto anche ad un utilizzo sinergico dei fondi europei. “Questa amministrazione sta dimostrando ottima capacità di spesa anche per i fondi europei relativi al periodo 2000-2006 – ha aggiunto il Presidente Chiodi in conferenza stampa. Per il Fondo sociale europeo (FSE) 2000-2006 la previsione di spesa al 2010 è pari a 99,48 per cento per un totale di 416.896.000,00. Per il Docup, invece, l’avanzamento della spesa è pari a Euro 546.600.000. Siamo al 108% del totale programmato. Per il Fondo sociale europeo (FSE) 2007-2013 la situazione è la seguente: ad oggi dei 316.500.000,00 sono stati impegnati 51.081.000,00 e sono stati pagati 10.309.000,00 con un impegno del 16,14% e di una spesa del 3,26%. Abbiamo un avanzamento della spesa programmata al 31-12-2010 di ulteriori 21 milioni che equivale al 10,38% Per il POR FESR 2007-2013 sul totale di 345.369.000,00 al 30/06/2010, gli impegni sono al 26,6%, i pagamenti al 7,35% e al 31 dicembre sono stimati: al 38,81% gli impegni e al 24,83% i pagamenti. “Perfettamente in linea – ha dichiarato il Presidente – con le previsioni della Comunità europea considerando che il Programma ha avuto un fermo dal punto di vista procedurale ed ha subito una riprogrammazione nel mese di luglio scorso e solo a novembre la Commissione ha approvato e reso possibile l’avvio delle procedure”. “Il vantaggio che c’è stato per l’economia abruzzese – ha proseguito il Presidente – è stato quello di tenere un livello elevato della domanda di opere pubbliche tale da evitare che ci fossero conseguenze più gravi sull’occupazione regionale in un periodo di forte crisi economico-finanziaria internazionale. In questa stessa direzione stanno andando le risorse aggiuntive per la ricostruzione che ci consentiranno di recuperare in tempi accettabili ciò che il sisma ci ha tolto”. Chiodi ha sottolineato come si sia creata la necessità di affrontare questa fase con un’azione che veda il dispiegamento di tutte le risorse disponibili per interventi e programmi per lo sviluppo nonché, ovviamente, iniziative efficaci di riduzione degli sprechi, delle inefficienze e tagli delle spese superflue. “I nostri programmi – ha concluso – puntano sulla difesa dell’occupazione ma, soprattutto, sulla crescita di nuove opportunità di lavoro, di sostegno delle fasce più deboli, nonché al mantenimento dei progetti di adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture, alla ricerca e all’innovazione”.

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