Il Canada guida gli sforzi volti a cancellare il debito Internazionale di Haiti

L’Ambasciatore del Canada in Italia, James Fox, ha parlato alla conferenza stampa Qualcosa deve cambiare presso l’Ambasciata di Haiti a Roma sottolineando la perdurante solidarietà del Canada con il popolo haitiano che ancora soffre e lotta per riprendersi dalla devastazione del sisma dello scorso gennaio. In particolare, l’Ambasciatore Fox ha sottolineato gli sforzi canadesi volti […]

L’Ambasciatore del Canada in Italia, James Fox, ha parlato alla conferenza stampa Qualcosa deve cambiare presso l’Ambasciata di Haiti a Roma sottolineando la perdurante solidarietà del Canada con il popolo haitiano che ancora soffre e lotta per riprendersi dalla devastazione del sisma dello scorso gennaio. In particolare, l’Ambasciatore Fox ha sottolineato gli sforzi canadesi volti alla cancellazione del debito internazionale del paese caraibico.Il Canada ha risposto tempestivamente al terremoto assumendo un ruolo guida nella ripresa e la ricostruzione di Haiti.
Per facilitare il coordinamento degli aiuti internazionali, il 25 gennaio scorso il Canada ospitava a Montreal la Conferenza Preparatoria Ministeriale su Haiti dove i partecipanti si accordavano sui principi chiave, gli obiettivi e i passi successivi da compiere a favore della ricostruzione e lo sviluppo di Haiti.
Appena due settimane dopo il terremoto, il Canada annunciò che avrebbe cancellato il debito estero di Haiti nei suoi confronti.
Il Canada ha quindi co-presieduto la Conferenza Internazionale dei Donatori, Verso il Nuovo Futuro di Haiti, svoltasi a New York il 31 marzo, dove si è impegnato nella misura di 400 milioni di dollari, da erogare nell’arco di due anni, a sostegno del “Piano di Azione per Haiti”.
In seguito, al vertice G8 svoltosi in Canada lo scorso mese, il Primo Ministro canadese Stephen Harper ha annunciato che il Paese avrebbe anche pagato la propria quota del debito di Haiti nei confronti della Banca dello Sviluppo Inter-americano e del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo.
I Canadesi si sono anche posti alla guida del consenso in ambito G20 per cancellare gli oltre 825 milioni di dollari americani che Haiti deve alle banche di sviluppo internazionali, di cui la quota versata dal Canada è di circa 33 milioni.
Il Canada è il primo paese ad aver effettuato tutti i pagamenti richiesti per cancellare la propria quota del debito di Haiti nei confronti degli istituti di credito internazionali.
A seguito di contribuzioni da parte di parecchi donatori, la Banca Mondiale ha cancellato i quasi 40 milioni di dollari americani di debito haitiano nei confronti di vari istituti finanziari internazionali. Dal Canada è venuto il contributo più consistente, circa 8 milioni di dollari americani a sostegno di questo sforzo internazionale.
Inoltre, al G20 si è giunti a un accordo preventivo per eliminare il debito haitiano di 479 milioni di dollari americani nei confronti della Banca Interamericana di Sviluppo (IDB). Il contributo del Canada è di 21,6 milioni di dollari canadesi.

Infine, si prevede che a breve il Fondo Monetario Internazionale approvi una proposta per cancellare del tutto il debito haitiano nei suoi confronti, debito ammontante a circa 284 milioni di dollari americani. Il Canada appoggia tali sforzi e si augura siano portati prontamente a termine.

Di particolare interesse per Roma che ne ospita la sede, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) ha espresso il suo consenso per la proposta che utilizzerebbe un mix di risorse interne e contributi da parte dei donatori per cancellare i 58 milioni di dollari americani di debito di Haiti. Coerentemente con il suo desiderio di catalizzare altri contributi da parte di donatori, il Canada ha contribuito 3,5  milioni di dollari americani – ovvero, più della sua tradizionale quota.
 
Da notare che il Canada sta lavorando su vari fronti per aiutare il popolo haitiano, inclusi sforzi per migliorare il sistema sanitario e l’istruzione (mediante, tra le altre cose, l’istituzione di borse di studio), sviluppare le infrastrutture e rafforzare la governance nel Paese caraibico. Le iniziative in tal senso comprendono un sostegno per le elezioni ad Haiti il prossimo autunno affinché possano svolgersi in condizioni sicure e con un’ampia partecipazione dell’elettorato.

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