Abruzzo, 10 MLN di euro per i poli di innovazione

Sono dieci i milioni di euro destinati al bando, in fase di pubblicazione sul BURA, relativo all’Attività 1.1.2. dell’Asse I del POR FESR 2007-2013 sul “Sostegno alla creazione dei Poli di Innovazione”. La Commissione europea li definisce come raggruppamenti di imprese indipendenti attive in un particolare settore o regione e destinate a stimolare l’attività innovativa […]

Sono dieci i milioni di euro destinati al bando, in fase di pubblicazione sul BURA, relativo all’Attività 1.1.2. dell’Asse I del POR FESR 2007-2013 sul “Sostegno alla creazione dei Poli di Innovazione”. La Commissione europea li definisce come raggruppamenti di imprese indipendenti attive in un particolare settore o regione e destinate a stimolare l’attività innovativa attraverso l’uso in comune di installazioni, lo scambio di conoscenze ed esperienze, il trasferimento di tecnologie, la messa in rete e la diffusione delle informazioni. Si tratta, in concreto, di strutture permanenti, settoriali e localizzate, i cui attori (pubblici e privati) si aggregano all’interno di filiere specifiche a significativa vocazione territoriale. A presentare questa iniziativa, tesa a rafforzare la nuova politica industriale della Regione, è stato, questa mattina, a Pescara, nella sede di viale Bovio, il vice presidente ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti anche il direttore di Abruzzo Sviluppo, Nello Rapini, ed il direttore regionale del settore Attività Produttive, Mario Pastore. “L’intento principale – ha affermato Castiglione – è quello del superamento dell’ormai vecchia logica dei distretti indutriali attraverso il consolidamento del sistema territoriale dei poli di innovazione. Si punta, in particolare, a definirne i compiti e le responsabilità in rapporto agli altri attori per arrivare poi alla definizione di un Cluster regionale per l’eco-innovazione. Una piattaforma tecnologica – ha proseguito il vice presidente – nella quale i poli d’innovazione riversano e condividono la propria progettualità individuando, al tempo stesso, processi di sviluppo innovativi”. I Poli dovranno aggregare un minimo di 40 imprese aventi almeno una sede operativa sul territorio regionale. Numero che potrà essere ridotto a a 15 in caso di domini con una ridotta presenza numerica sul territorio regionale ma di significativa importanza. Del Polo di Innovazione possono far parte associazioni di categoria, Università o altre organizzazioni che operano nel comparto. Saranno prioritariamente ammessi a finanziamento le istanze presentate nei domini: agroalimentare, automotive ed elettronica ICT. Tuttavia, possono essere presentate candidature di Poli di Innovazione per altri domini quali energia, edilizia sostenibile, chimico-farmaceutico, servizi avanzati, tessile-abbigliamento-calzaturiero, turismo e mobili/arredamento. Gli aiuti per i Poli possono essere di due tipologie: aiuti all’investimento per la creazione, l’ampliamento degli stessi ed aiuti al funzionamento per la loro animazione. Il contributo concedibile può variare da un minimo di 1 milione di euro ad un massimo di 1 milione 300 mila euro. Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo mercoledì 28. Il termine ultimo per la presentazione è, invece, il prossimo 30 ottobre. “Dieci milioni di euro di finanziamento – ha concluso Castiglione – rappresentano sicuramente un buon viatico per dare impulso a questo nuovo sistema di organizzazione industriale ma bisogna tenere presente che gli investimenti complessivi saranno almeno pari al doppio, e cioè circa 20 milioni di euro, se si considera l’apporto dei privati”.

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