Quasi 60.4 mln di italiani, aumentano al Nord

A fine febbraio 2010 la popolazione residente in Italia ammontava a 60.380.912 abitanti. Rispetto all’inizio dell’anno – rileva l’Istat nelle rilevazioni demografiche mensili – si è registrato un incremento dello 0,07%, pari a +40.584 unità. Questo lieve incremento si è concentrato nelle regioni del Centro e del Nord-est (+0,11%) e del Nord-ovest (+0,10%). Il movimento […]

Foto: Manuel Romano

A fine febbraio 2010 la popolazione residente in Italia ammontava a 60.380.912 abitanti. Rispetto all’inizio dell’anno – rileva l’Istat nelle rilevazioni demografiche mensili – si è registrato un incremento dello 0,07%, pari a +40.584 unità. Questo lieve incremento si è concentrato nelle regioni del Centro e del Nord-est (+0,11%) e del Nord-ovest (+0,10%). Il movimento naturale fa registrare complessivamente nei primi due mesi del 2010 un dato negativo, pari a -14.432, ma in misura inferiore ai corrispondenti due mesi del 2009, il cui dato ammontava a -21.025. A gennaio-febbraio 2010, ci sono state 88.594 iscrizioni in anagrafe per nascita, con un decremento di 1.612 unità rispetto agli stessi mesi del 2009 (-1,8%). Il tasso di natalità si presenta più elevato nelle regioni dell’Italia del Nord e del Centro (1,5 per mille) e più basso in quelle dell’Italia meridionale e insulare (1,4 per mille). Mentre il numero delle cancellazioni per morte risulta pari a 103.026, con un decremento di 8.205 unità rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. Inoltre, nei primi due mesi del 2010 i dati relativi al movimento migratorio con l’estero fanno registrare un saldo positivo (+56.926), ma ridotto rispetto a quello degli stessi mesi dell’anno precedente (+62.576), con una diminuzione del 9,0% diffusa nelle ripartizioni del Nord e del Centro lievemente compensata da un incremento nelle regioni del Mezzogiorno. Il tasso migratorio estero è stato pari allo 0,9 per mille a livello nazionale, mentre a livello ripartizionale ha assunto i valori più elevati nell’Italia Centrale (1,2 per mille), e nelle ripartizioni Nordorientale e Nord-occidentale (1,1 per mille). Nelle ripartizioni Meridionale e Insulare ha registrato valori più bassi, rispettivamente pari a 0,6 e 0,5 per mille.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *