Pezzopane scrive a Jovanotti

L’assessore alla Cultura Stefania Pezzopane ha inviato a Jovanotti in merito alla vicenda dei fondi raccolti dall’artista attraverso i proventi del progetto “Domani”, rispetto all’impiego dei quali lo stesso Jovanotti aveva scritto al ministro Bondi.  Carissimo Lorenzo , ho letto la bellissima lettera che tu e altri artisti avete scritto al Ministro Sandro Bondi in […]

L’assessore alla Cultura Stefania Pezzopane ha inviato a Jovanotti in merito alla vicenda dei fondi raccolti dall’artista attraverso i proventi del progetto “Domani”, rispetto all’impiego dei quali lo stesso Jovanotti aveva scritto al ministro Bondi.  Carissimo Lorenzo , ho letto la bellissima lettera che tu e altri artisti avete scritto al Ministro Sandro Bondi in merito all’utilizzo dei fondi che avete generosamente e lodevolmente raccolto attraverso il progetto legato alle vendite del cd “Domani”.

Ancora una volta devo ringraziarti, interpretando e veicolando in questo la gratitudine e la vicinanza di tutta la popolazione aquilana. Grazie per aver compreso, con la sensibilità e la lucidità che ti è propria, quella che è la vera situazione all’Aquila e quello che è il vero nodo del problema. Sono da pochi giorni assessore alla Ricostruzione culturale e ho trovato nelle tue parole un barlume che ha restituito fiducia e speranza nel difficile cammino che abbiamo intrapreso. Per questo vorrei lanciare un’idea: al Ministro Bondi facciamo insieme una proposta efficace, di sicura esecuzione e vero simbolo di rinascita. Posso dirti in assoluta certezza che con la somma raccolta si potrebbe restituire vita all’intero comparto culturale, attraverso la realizzazione di progetti e iniziative che restituiscano respiro sia alle prestigiose istituzioni culturali cittadine che alle realtà giovanili legate al mondo dell’associazionismo, ai giovani talenti: un universo vitale e alternativo che all’Aquila aveva trovato, come accade di rado, spazi e occasioni di crescita. Tutto questo universo, autentico patrimonio della città, rischia di scomparire senza finanziamenti e in assenza di spazi.

La nostra città aveva infatti una lunga tradizione culturale, nel segno di istituzioni che hanno segnato la storia del teatro, del cinema e della musica a livello nazione. Il Teatro Stabile d’Abruzzo è stato, per anni, la “casa” di artisti come Carmelo Bene e Antonio Calenda, l’Accademia dell’Immagine è una scuola di alta formazione nel mondo del cinema dove hanno insegnato premi Oscar come Vittorio Storaro, che ne fu cofondatore insieme con Gabriele Lucci, e come Ennio Morricone e Dante Ferretti. La cultura faceva parte del Dna di questa città, ne era la vita e l’essenza. Per questa ragione sto lavorando a un grande progetto per una vera ricostruzione culturale ed etica che veda il coinvolgimento di tutte le molteplici realtà culturali cittadine.

Mi piacerebbe che tu e gli altri artisti coinvolti nel progetto veniste all’Aquila per partecipare a un momento di incontro e di confronto, al fine di discutere e concordare insieme l’impiego e la destinazione di queste risorse, e di individuare un progetto sinergico e condiviso.

Il nostro futuro, decidiamolo insieme, noi, cittadini aquilani e amministratori, e voi, persone che guardano il mondo con i loro occhi e che vogliono dare un supporto concreto, anche a telecamere spente, finalizzato ad una reale ricostruzione. Se siete d’accordo potete contattarmi anche subito. La nostra città, a oltre un anno dal sisma che l’ha devastata, distruggendo i suoi monumenti e privando i suoi abitanti di tutto, case, scuole, ospedali, luoghi di ritrovo, è ancora ben lontana dalla normalità. Il centro storico è ancora un buco nero nel quale sono state inghiottite la vita e la quotidianità di migliaia di persone, insieme, spesso, con le loro attività professionali.

Per questo, caro Lorenzo, il supporto tuo e degli altri artisti è determinante perché si possa tornare alla normalità e, per l’appunto, alla vita. Non quella “provvisoria” ma quella vera e pulsante.

Grazie ancora, da parte di tutti noi, per ciò che fate e avete fatto.

Stefania Pezzopane

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