Franco Battiato e George Benson in concerto

Nell’ambito della rassegna “jazz Musicastelle in Blue”, segnaliamo due eventi di particolare rilievo per chi è in vacanza nella Valle d’Aosta: Franco Battiato e la Royal Philarmonic Orchestra lunedì 26 luglio alle ore 21.30 nel Parco del Castello di Fénis e George Benson, sempre al Castello di Fénis mercoledì 28 luglio alle ore 21.30.Franco Battiato compie […]

Nell’ambito della rassegna “jazz Musicastelle in Blue”, segnaliamo due eventi di particolare rilievo per chi è in vacanza nella Valle d’Aosta: Franco Battiato e la Royal Philarmonic Orchestra lunedì 26 luglio alle ore 21.30 nel Parco del Castello di Fénis e George Benson, sempre al Castello di Fénis mercoledì 28 luglio alle ore 21.30.Franco Battiato compie le sue prime ascensioni sonore con album come Sulle corde di Aries, Clic e Mademoiselle le gladiator. La fase di ricerca e di sperimentazione più “arrabbiata” corrisponde al periodo che vede Battiato dedicarsi ai suoi miti celesti e all’approfondimento interiore, via Gurdjieff e gli antichi saggi della cultura sufista.
Con la prima opera lirica Genesi, nel 1987 inaugura una doppia carriera di compositore serio, usando linguaggi più “alti”. Gilgamesh del 1992 è la sua seconda e più matura opera lirica.
Nel 1994 Battiato inizia un’intensa collaborazione e un proficuo scambio culturale col filosofo Manlio Sgalambro, che scrive il libretto dell’opera teatrale Il cavaliere dell’Intelletto dedicata a Federico II. I due congegnano insieme anche un primo album di canzoni, L’ombrello e la macchina da cucire. L’Imboscata, uscito nel 1996, è il primo capitolo della “nuova era”.
Nel 1997 ha curato la regia de Gli Schopenhauer, commedia pessimistica di Manlio Sgalambro. A settembre del 1998 esce Gommalacca, contenente il singolo di grande successo Shock in my town, album che ha proseguito il discorso musicale iniziato con L’imboscata, arricchendolo ulteriormente di sonorità dure e spigolose.
Il 22 ottobre 1999 viene pubblicato Fleurs, album che gli vale la targa di Miglior Interprete all’edizione 2000 del Premio Tenco.
Il 13 aprile 2001 esce invece il primo album di musica pop di Franco Battiato per l’etichetta Columbia/Sony Music dal titolo Ferro battuto, scritto a quattro mani con Manlio Sgalambro.
Il 30 agosto 2002 esce Fleurs 3, prosecuzione ideale del primo disco di cover. Parallelamente Battiato scrive insieme a Sgalambro, la sceneggiatura di Perduto Amor, film opera prima dell’eclettico musicista siciliano. Il film narra il percorso formativo di un bambino/ragazzo siciliano nella Sicilia e nella Milano degli anni ‘50 e ‘60.
Nel 2005 la regia e produzione della seconda opera cinematografica dal titolo Musikanten con la partecipazione di A. Jodorowsky (nei panni di L. v. Beethoven) Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni. Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre Battiato gira l’Italia presentando il suo nuovo film Musikanten.
A fine 2006 inizia a lavorare al suo nuovo film Niente è come sembra, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma. Segue, nel 2007 l’album Il Vuoto per la Universal. Fleurs 2, l’ultimo disco di Franco Battiato, che vede le partecipazioni, tra gli altri, di Anne Ducros, Antony e Juri Camisasca esce nel 2008.
Il 2009 è l’anno di Inneres Auge, l’Occhio Interiore, album principalmente composto da reinterpretazioni che riguardano soprattutto il periodo pop-elettronico degli anni Ottanta, album come Orizzonti Perduti e Mondi lontanissimi rivisitati con sofisticata sensibilità. La canzone che dà il titolo all’album, unico inedito insieme a U Cuntu e Tibet sono un grido di protesta contro il degrado e al decadimento del genere umano, partendo dalla situazione politica italiana fino al lontano Tibet.
George Benson ha vinto 8 Grammy Awards e da oltre trent’anni è considerato uno dei più raffinati ed eleganti chitarristi della scena mondiale, nonché uno dei rari casi di successo traversale, capace di scalare le classifiche in ambito sia jazz che pop.
Nato e cresciuto a Pittsburgh in Pennsylvania, Benson ha cominciato la sua carriera musicale inspirandosi a due leggendari chitarristi come Wes Montgomery e Charlie Christian e suonando nella formazione jazz dell’organista Jack McDuff, con il quale collaborò per svariati anni.
Nel corso degli anni, Benson ha collaborato con alcuni dei più quotati jazzisti al mondo, come Miles Davis, Herbie Hancock e Jimmy Smith.
Grazie alle sue doti musicali e alla sua innata vocalità che gli permettono anche di esibirsi cantando con uno scat preciso e melodico, George Benson rappresenta oggiAggiungi un appuntamento per oggi un punto di riferimento nella sua capacità di assimilare con gusto il jazz più raffinato e la pop music.

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