Prima internazionale di Upstream di John Ford

Il ritrovamento di Upstream (1927) di John Ford rappresenta una festa per tutto il cinema. Il film, dopo la presentazione a Los Angeles prevista per settembre, avrà la sua prima internazionale a Pordenone durante la 29a edizione delle Giornate del Cinema Muto che si svolgerà dal 2 al 9 ottobre. All’inizio di giugno la stampa internazionale […]

Il ritrovamento di Upstream (1927) di John Ford rappresenta una festa per tutto il cinema. Il film, dopo la presentazione a Los Angeles prevista per settembre, avrà la sua prima internazionale a Pordenone durante la 29a edizione delle Giornate del Cinema Muto che si svolgerà dal 2 al 9 ottobre. All’inizio di giugno la stampa internazionale aveva dato notizia del ritrovamento al New Zealand Film Archive di una collezione di 75 film muti americani per la maggior parte ritenuti perduti (in cima alla lista, in una copia nitrato ben conservata, completa e imbibita, figurava il lungometraggio di John Ford) e dell’avvio di un progetto di recupero e restauro sotto la guida della statunitense National Film Preservation
Foundation.
Upstream è una commedia melodrammatica di ambiente teatrale, realizzata in un momento di transizione, all’inizio di una pausa destinata a durare tredici anni dal genere western che aveva caratterizzato la prima parte della produzione fordiana e a cui il regista sarebbe ritornato prepotentemente nel 1939 con Ombre rosse. È anche uno dei suoi ultimi film distribuiti esclusivamente in versione muta. Basato sul racconto di Wallace Smith “The Snake’s Wife” (1926), è incentrato sul triangolo amoroso tra un lanciatore di coltelli (Grant Withers), la ragazza-bersaglio (Nancy Nash) e un pomposo attore shakespeariano (Earle Foxe).
Ford sostituisce gli elementi più introspettivi della storia d’amore e tradimento di Smith con quelli più accattivanti per il pubblico cinematografico: la spettacolarità del vaudeville, il magnifico set del teatro londinese e la dolcezza del melodramma romantico. Il film è pervaso da accenni di quello stile espressionista che presto comincerà a cristallizzarsi sotto l’influenza di Murnau (arrivato da poco alla Fox, con
cui si apprestava a realizzare il suo capolavoro americano Aurora) e che diventerà una caratteristica dei futuri lavori di Ford.
A Pordenone si vedrà – sempre proveniente dal fondo neozelandese – anche il trailer di Strong Boy, un altro dei film di John Ford considerati perduti e uno dei primi ad avere una partitura musicale sincronizzata e alcuni effetti sonori. Interamente colorato, il trailer (che contrariamente al film è muto) include scene mozzafiato con il protagonista, Victor McLaglen, impegnato a sventare la classica rapina al treno.
Non è la prima volta che le Giornate presentano un John Ford “perduto”. Accadde nel 1988, il film era Hell Bent (1918) ed era stato ritrovato al Narodni Filmovy Archiv di Praga.

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