Luiz Villalça vince il premio “Amnesty Giffoni Experience 2010”

Si chiama “Disabili” il cortometraggio premiato dalla sezione italiana di Amnesty International nella prima edizione dell’”Amnesty Corto Giffoni Experienze”, nuova sezione all’interno dell’Amnesty Giffoni Experience. Tra i lungometraggi, ad aggiudicarsi il primo premio è invece il brasiliano Luiz Villaça, con “The story of me”. In occasione della quarantesima edizione del Giffoni Film Festival, importante manifestazione cinematografica […]

Si chiama “Disabili” il cortometraggio premiato dalla sezione italiana di Amnesty International nella prima edizione dell'”Amnesty Corto Giffoni Experienze”, nuova sezione all’interno dell’Amnesty Giffoni Experience. Tra i lungometraggi, ad aggiudicarsi il primo premio è invece il brasiliano Luiz Villaça, con “The story of me”. In occasione della quarantesima edizione del Giffoni Film Festival, importante manifestazione cinematografica internazionale in cui i protagonisti sono bambine e bambini, ragazze e ragazzi, ‘Amnesty International premia una pellicola’, come si legge nella motivazione, ‘che racconta con delicatezza e sensibilita’ una storia, ambientata in Brasile, d’infanzia negata a causa della poverta’ e del mancato rispetto dei principali diritti economici, sociali e culturali come quelli alla salute, all’istruzione e all’abitazione. Soltanto grazie all’amore e al diritto ineluttabile di amare e di essere amato, che dovrebbe essere proprio di ciascuna persona, il protagonista riuscira’ a riscattarsi scegliendo di farsi promotore di una cultura di rispetto e di tutela dell’infanzia’. A “Disabili” è stata riconosciuta la “capacità di comunicare con estrema leggerezza e con il potere del sorriso il fondamentale diritto all’uguaglianza”. La trama. Marco decide di parcheggiare nello spazio riservato ai disabili perché non trova un posto libero per la sua Bmw gialla. Mentre fa la spesa, incontra Lisa e per far colpo le offre un passaggio in macchina. Ma la ragazza non sopporta chi parcheggia senza permesso sulle strisce gialle. Per giustificarsi serve un disabile. Marco lo individua in quel ragazzo in carrozzina, Gianni, che accetta di reggere il gioco, ma poi gliela fa pagare con l’aiuto di Burro, un cane molto vivace. Alla fine tra i due ragazzi nasce una bella amicizia.

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