Cervino CineMountain: i premi

Si e’ conclusa domenica 8 agosto, la XIII edizione del Cervino CineMountain, il festival internazionale di Cinema di Montagna, con la premiazione del film ”Oyan” dell’iraniano Esmaeel Monsef, opera che, si legge nella motivazione della giuria del Grand Prix De La Valèe “affronta il tema doloroso dell’assenza in maniera delicata e complessa, che lascia spazio […]

Si e’ conclusa domenica 8 agosto, la XIII edizione del Cervino CineMountain, il festival internazionale di Cinema di Montagna, con la premiazione del film ”Oyan” dell’iraniano Esmaeel Monsef, opera che, si legge nella motivazione della giuria del Grand Prix De La Valèe “affronta il tema doloroso dell’assenza in maniera delicata e complessa, che lascia spazio a molteplici interpretazioni, con parsimonia del dialogo che affida il messaggio alle immagini pittoriche”. Il film è ambientato tra le montagne dell’Iran, dove una giovane donna aspetta lettere dal marito, prigioniero oltre il confine. Il Premio Festival per il miglior Grand Prix dei Festival 2009/2010 e’ andato invece alla pellicola ”Carmen meets Borat” mentre la Menzione speciale al film ”Himalaya, le chemin du ciel” di Marianne Chaud. Ulteriori premi assegnati sono stati: il premio ”Montagne passion” al film ”Mount St. Elias” di Gerald Salmina, il premio ”Vie de Montagne” al film ”Obcina” di Bjorn Reinhardt, il premio Montagne Toutcourt al film ”Alone on the Wall” di Peter Mortimer e Nick Rosen, il premio per il miglior film d’alpinismo Club Alpino Italiano al film ”L’ultima battaglia delle Alpi” di Roberto Cena e Fabio Canepa, il premio ”Ecomountain” Assessorato Territorio e Ambiente al film ”Shaman Tour” di Laetitia Merli. Infine il premio del pubblico e’ andato alla pellicola “Crossing the Himalaya” di John Murray. Circa la pellicola italiana di Roberto Cena e Fabio Canepa vincitrice del prestigioso premio per il miglior film d’alpinismo, si svolge nei giorni della Liberazione, quando l’Armata francese attacca l’Italia sulle Alpi, con il fine nascosto di annettere la Valle d’Aosta. Ma il piano segreto di De Gaulle rimette in gioco gli ideali dei combattenti italiani: partigiani e repubblichini si alleano contro l’invasore, prolungando la battaglia oltre la fine della guerra. Il film racconta, dalla prospettiva dei protagonisti, i fatti drammatici ed eccezionali avvenuti su quel fronte di rocce e neve. Riparati all’interno dei bunker di ghiaccio, i soldati dell’una e dell’altra parte imparano a combattere una guerra difficile, in cui l’avversario più insidioso è la montagna.

Carlo Di Stamislao

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