L’India in un libro fotografico on-line

India lontana e misteriosa. India povera e colorata, al profumo di curry e cardamomo. India del Gange e dell’Himalaya, del caldo torrido e degli elefanti. India sacra e tradizionale, induista e musulmana, buddista e cristiana. India delle preghiere accese sulle foglie e lasciate alla corrente. India della scienza e della tecnologia, di Bollywood e delle […]

India lontana e misteriosa. India povera e colorata, al profumo di curry e cardamomo. India del Gange e dell’Himalaya, del caldo torrido e degli elefanti. India sacra e tradizionale, induista e musulmana, buddista e cristiana. India delle preghiere accese sulle foglie e lasciate alla corrente. India della scienza e della tecnologia, di Bollywood e delle multinazionali. India delle caste e dei sadhu. India dei braccialetti e dei sari, di Shiva, Ganesh e Visnhu. India dei sogni, dei sacrifici e delle illusioni. India che attrae e spaventa. India che si ama o si odia. India che non basta viverci una vita per conoscerla e capirla ma che bastano  occhi che sentono e cuore che vede per raccontarla. Così come ha fatto e continua a fare Shobha, fotografa palermitana di fama internazionale (figlia d’arte perché sua madre è Letizia Battaglia), vincitrice, fra l’altro, del Premio Civitas 2010, che con la bellezza delle sue immagini e col suo impegno per creare e mantenere un dialogo interculturale fecondo anche attraverso la sua scuola di fotografia a Goa, ha portato il fascino misterioso, intrigante e contraddittorio dell’India in Italia e in tutto il mondo. Il libro, intitolato Mother India, è visibile on-line su: http://www.motherindiaschool.it/WP/?page_id=5#. Nata nel 1954, Shobba nella sua vita ho raccontato di tutto, dalla Sicilia degli omicidi di mafia (vedi: http://viaggi.libero.it/news/viaggio-nella-sicilia-antimafia-pizzo-ne1756.phtml),   alla tratta dei minori, alle donne velate del Pakistan. Vincitrice di vari premi nazionali ed internazionali, nel  2006/07, per conto dell’associazione “Famiglie Down di Palermo”, ha organizzato e condotto un workshop di fotografia con un gruppo di ragazzi Down. Da quei  sei mesi di esperienza nascono un libro fotografico, un video documentario realizzato da Luciana Zarini e Maurizio Spadaro, con le musiche di Giovanni Sollima e Alessandro Gandola e una mostra, inaugurata a Palermo nel 2007 e  che poi è stata ospitata a Brescia durante il festival Disability e nel 2008, impiegata per  inaugurare un ciclo di esposizioni presso la Casa Museo Paolo Uccello a Palazzolo Acreide. Nel 2007 è stata protagonista del cortometraggio “Vulcano”, regia di Francesco Patierno, video in cui si  racconta l’isola attraverso le sue fotografie. Lo scorso anno poi, con la madre Letizia Battaglia,  ha realizzato la mostra “Rabbia&Silenzio” alla Galleria METIS -Metis- di Amsterdam. Attualmente vive tra Palermo e l’India, dove continua a seguire progetti di reportage e lavori artistici e dove, dal 2007,  ha aperto la scuola di fotografia “Mother India”.

Carlo Di Stanislao

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