Alto erotismo tra George Clooney e Violante Placido

Tensione altissima, scene ad alto erotismo tra George Clooney e Violante Placido, con le immagini mozzafiato del genio della fotografia rock diventato regista Anton Corbijn: è The American, pellicola interamente girata tra le montagne e i paesi dell’Abruzzo, che del film diventa, grazie alla sua bellezza aspra e poco nota, la vera superstar. Clooney è […]

Tensione altissima, scene ad alto erotismo tra George Clooney e Violante Placido, con le immagini mozzafiato del genio della fotografia rock diventato regista Anton Corbijn: è The American, pellicola interamente girata tra le montagne e i paesi dell’Abruzzo, che del film diventa, grazie alla sua bellezza aspra e poco nota, la vera superstar. Clooney è Jack, un killer professionista americano che fugge in Italia dalla Svezia, dove gli viene teso un agguato, per trovare rifugio tra due paesi dell’Abruzzo, Castel del Monte e Castelvecchio, silenziosi e misteriosi, circondati da scenari mozzafiato. Qui, l’americano deve tenere un profilo basso e aspettare ordini dal suo procacciatore di contratti. Lontano dalla sua vita violenta, incontra la prostituta Clara (Violante Placido), con la quale nasce un amore che sta per superare le vite ‘estreme’ dei due, quando il mondo sanguinoso di Jack si ripresenta, anche tra le lontane montagne dell’Italia centrale. Nell’inverno del 2008, la produzione aveva già scelto l’Abruzzo per girare questo thriller tratto dal romanzo di Martin Booth A very private gentleman: la regione aveva stregato Corbijn – diventato inizialmente leggendario come come fotografo degli U2 e di altre star – “per il suo ambiente aspro, onesto, di un tipo che raramente vedi nei film”, dice il regista. L’incontro decisivo tra lui e George Clooney, per una sinistra coincidenza, avviene proprio poche ore prima del sisma, e dopo qualche incertezza (il film doveva essere in parte girato proprio all’Aquila) la decisione unanime di produttori (tra cui Clooney) e regista di restare a girare, proprio per contribuire in qualche misura all’economia della regione. La pellicola è stata tra l’altro la prima a beneficiare degli sgravi fiscali previsti dalla legge del 2007, come ricordano gli stessi produttori. “L’idea originale era sempre legata all’Abruzzo – dice il regista a Londra, dove la pellicola è stata presentata alla stampa -. E’ un luogo perfetto, non è l’Italia turistica da cartolina, un po’ cliché con Roma, Venezia e Firenze. Non volevamo essere i turisti con la macchina da presa. Violante? All’inizio non ero certo al 100% della scelta, ma si è rivelata una star, così naturale in ogni scena. Molti altri attori italiani sono un po’ esagerati, mentre a me piacciono i toni bassi”. Nel film, due personaggi femminili ruotano attorno al misterioso Jack, oltre a Clara, la killer svedese Mathilda (la bellissima e brava Thekla Reuten, attrice olandese che parla un eccellente italiano grazie alla mamma italiana). Ma è con Clara-Violante che scatta la scintilla: “La scena di sesso con George? Io sono timida nella vita reale, ma lì ho lasciato che la facesse il mio personaggio – dice Violante, che fa le interviste in un inglese eccellente -. Anton ci ha detto cosa voleva che quella scena significasse per il film, senza troppi dettagli. I due personaggi si scoprono con attraverso il loro corpo. All’inizio, quando l’ho letta sul copione, ero nervosa, ma poi George ed Anton sono stati fantastici, hanno creato una grande fiducia sul set, e quella permette di lavorare al meglio”. Per l’attrice italiana, la possibilità di lavorare in Abruzzo è stata esaltante, visto l’amore che ha per questa regione: “C’é tutto – spiega – : il mare, la natura, puoi camminare ed incontrare i lupi nel parco nazionale. La gente era entusiasta, e George è super alla mano ed è favoloso con i fan. Ma a un certo punto ha dovuto staccare il campanello della casa dove stava perché tutti continuavano a bussare”.

Patrizio Nissirio

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