Primo semestre 2010: Carispaq torna in utile

Il consiglio di Amministrazione, riunitosi ieri, ha approvato il rendiconto intermedio di gestione al 30 giugno 2010 (semestrale) della Carispaq, facente parte del Gruppo BPER (Banca popolare dell’Emilia Romagna). Nel primo semestre 2010 la banca è tornata in utile, dopo la perdita di 19,2 milioni di euro del 2009 derivante principalmente dal rafforzamento degli accantonamenti […]

Il consiglio di Amministrazione, riunitosi ieri, ha approvato il rendiconto intermedio di gestione al 30 giugno 2010 (semestrale) della Carispaq, facente parte del Gruppo BPER (Banca popolare dell’Emilia Romagna). Nel primo semestre 2010 la banca è tornata in utile, dopo la perdita di 19,2 milioni di euro del 2009 derivante principalmente dal rafforzamento degli accantonamenti a presidio del rischio di credito nel cratere sismico e dalla registrazione delle perdite di valore sugli immobili di proprietà in conseguenza dei danni subiti a causa del terremoto. L’utile netto del primo semestre di quest’anno è stato di 5,7 milioni di euro. Al netto della componente “straordinaria” derivante dai risarcimenti assicurativi per i danni del terremoto, pari a 4,3 milioni di euro al netto delle imposte, l’utile della gestione ordinaria si è attestato a 1,4 milioni di euro, confermando come la Carispaq stia progressivamente recuperando positivi profili di redditività.
“Per quanto riguarda lo scenario economico della provincia dell’Aquila – spiega il Direttore Generale della Carispaq Rinaldo Tordera – nel complesso, famiglie e imprese hanno mostrato una forte capacità di reazione allo shock prodotto dal sisma, trovando soluzioni ai propri problemi abitativi e di attività anche al di fuori delle agevolazioni pubbliche. Altro elemento positivo è il beneficio che l’economia locale ha ottenuto dalle prime attività collegate alla ricostruzione (realizzazione di abitazioni provvisorie, puntellamenti, recupero delle macerie, cantieri privati, ecc…). Nonostante ciò permangono diversi elementi di incertezza, legati soprattutto alla difficile situazione occupazionale, con circa 3.500 lavoratori in cassa integrazione”.
PRINCIPALI DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI AL 30.6.2010 (rispetto al 30.6.2009)
Raccolta diretta da clientela: euro 2.250 milioni (+26,54%)
Mezzi amministrati: euro 3.162 milioni (+14,93%)
Impieghi netti a clientela: euro 1.650 milioni (+19,96%)
Margine di intermediazione: euro 36,6 milioni (-2,45%)
Utile netto: euro 5,7 milioni (– euro 2,6 milioni a giugno 2009)
Patrimonio netto: euro 181,6 milioni (+ 2,5% rispetto a fine 2009)

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