La Provincia dell’Aquila per SAKINEH

La Provincia dell’Aquila aderisce alla campagna lanciata dai Ministri, Frattini e Carfagna, a favore di Sakineh Mohammadi Ashtiani con la pubblicazione della foto sul sito istituzionale della Provincia (www.provincia.laquila.it) con il messaggio “Save Sakineh”. “Non è tollerabile che si verifichino ancora delle condanne a morte di tale brutalità. Ci uniamo all’appello di quanti in questo momento […]

La Provincia dell’Aquila aderisce alla campagna lanciata dai Ministri, Frattini e Carfagna, a favore di Sakineh Mohammadi Ashtiani con la pubblicazione della foto sul sito istituzionale della Provincia (www.provincia.laquila.it) con il messaggio “Save Sakineh”. “Non è tollerabile che si verifichino ancora delle condanne a morte di tale brutalità. Ci uniamo all’appello di quanti in questo momento si stanno mobilitando affinché non venga eseguita tale pena.” Lo afferma il Presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo in merito a Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio.

Una risposta a “La Provincia dell’Aquila per SAKINEH”

  1. nemo profeta ha detto:

    Primo: l'”adultera” non sarà lapidata.

    Secondo: l'”adultera” è anche una abominevole uxoricida.

    Terzo: l'”adultera” non è stata condannata dal “regime spietato” Iraniano ma da un Tribunale locale nella regione di Tabriz.

    Quarto: la lapidazione non è tollerata dal Governo di Teheran, pratica barbara già in disuso in tutto il Paese ma che ancora sopravvive soltanto in pochissime zone rurali della Repubblica Islamica.

    Quinto: l'”adultera” è soltanto una tra le migliaia di persone condannate a morte nei vari stati del mondo in questo momento, a cominciare dagli stati “civili” e “democratici” di USA ed Israele, però l’attenzione ipocrita dei mas-media è rivolta soltano al caso Iraniano: COME MAI?

    Sesto: gli ipocriti filo-sionisti Alemanno, Frattini e Carfagna perchè non si indignano allo stesso modo per le migliaia di vittime innocenti Palestinesi barbaramente soppresse dall’infame regime israeliano?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *