Le giornate del Cinema Muto

La XXIX edizione delle Giornate del Cinema Muto si terrà a Pordenone dal 2 al 9 ottobre 2010. La sezione principale del programma è dedicata al cinema giapponese. Arriveranno infatti a Pordenone tutti i film muti sopravvissuti di tre maestri della storica casa di produzione Shochiku: Kiyohiko Ushihara (1897-1985), Yasujiro Shimazu (1897-1945) e Hiroshi Shimizu (1903-66). […]

La XXIX edizione delle Giornate del Cinema Muto si terrà a Pordenone dal 2 al 9 ottobre 2010.
La sezione principale del programma è dedicata al cinema giapponese. Arriveranno infatti a Pordenone tutti i film muti sopravvissuti di tre maestri della storica casa di produzione Shochiku: Kiyohiko Ushihara (1897-1985), Yasujiro Shimazu (1897-1945) e Hiroshi Shimizu (1903-66). Registi originali e diversi tra loro, li accomuna un debito creativo nei confronti del cinema hollywoodiano. Ushihara in particolare era fiero di essere stato negli studi di Chaplin durante la lavorazione di The Circus, e il suo epico film bellico, Shingun, pietra miliare del cinema nipponico, risente chiaramente dell’influenza di The Big Parade e Wings. Egli fece della coppia romantica formata da Denmei Suzuki e dalla giovanissima Kinuyo Tanaka (in seguito interprete prediletta da Mizoguchi) l’equivalente giapponese di Janet Gaynor e Charles Farrell.
Gli archivi del CNC hanno approntato un’ampia rassegna che porterà sullo schermo del Verdi le buffe gesta di Bébé, Boireau, Calino, Gavroche e altri comici francesi degli anni Dieci. Per l’occasione uscirà anche uno speciale numero monografico di 1895, la rivista dell’AFRHC (premio Jean Mitry 2008).
Sarà reso omaggio a due personalità del cinema sovietico, il georgiano Michail Kalatozov e Abram Room, le cui carriere ebbero un andamento opposto. Sui film giovanili di Kalatozov, come Sol’ Svanetii (Il sale della Svanezia) e Gvozd´ v sapoge (Il chiodo nella scarpa), si abbatté la scure della censura, ma con Quando volano le cicogne (1957) diventerà l’ispiratore di una nuova generazione di registi sovietici. Abram Room godette invece di grande prestigio all’epoca del muto con titoli come Tretya meshchanskaja (Letto e divano), ma poi vide rapidamente declinare la sua popolarità.
Per la seconda parte del Canone rivisitato, sono stati scelti titoli come Le Miracle des loups (1924) di Raymond Bernard, Hævnens nat (1916) di Benjamin Christensen e Moana (1926) di Robert Flaherty.
Il 75° anniversario dei primi grandi archivi cinematografici – il BFI National Archive e il dipartimento film del MoMA – sarà ricordato con presentazioni speciali, come il nuovo restauro del MoMA del Robin Hood di Allan Dwan, con Douglas Fairbanks.
L’evento musicale che aprirà le Giornate 2010 è The Navigator di Buster Keaton, con l’accompagnamento degli European Silent Screen Virtuosi capitanati da Günter A. Buchwald. In chiusura del festival si celebrerà il centenario del campo di volo pordenonese La Comina con Wings di William Wellman e la partitura orchestrale di Carl Davis. Fra gli altri eventi, Rien que les heures di Alberto Cavalcanti e La Folie des vaillants di Germaine Dulac accompagnati con la nuova partitura per piano e trio d’archi di Maud Nelissen e lo spettacolo di addio alle scene della lanternista Laura Minici Zotti.
A tenere l’annuale Jonathan Dennis Memorial Lecture sarà Sir Jeremy Isaacs, creatore e primo direttore del canale televisivo britannico Channel Four. Quando era responsabile dei programmi della Thames Television, fu lui che rese possibile per Kevin Brownlow e David Gill realizzare l’ormai classica serie Hollywood, fu l’artefice del loro incontro con Carl Davis e diede un impulso fondamentale alla storica presentazione del 1980 di Napoleon, evento da cui deriva l’accompagnamento dal vivo dei film muti così come lo intendiamo oggi.

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