Mezzo secolo nei cieli

Domenica scorsa, all’aerobase di Rivolto, vicino Udine, 300.000 persone sono rimaste col naso all’insù ed il fiato sospeso mentre le “Frecce Tricolori” davano bella mostra delle loro stupefacenti acrobazie, con il contorno delle pattuglie acrobatiche di Croazia, Polonia, Svizzera, Giordania, Francia, Spagna e Inghilterra, in una specie di Mondiale per aerei, con tanto di tifo […]

Domenica scorsa, all’aerobase di Rivolto, vicino Udine, 300.000 persone sono rimaste col naso all’insù ed il fiato sospeso mentre le “Frecce Tricolori” davano bella mostra delle loro stupefacenti acrobazie, con il contorno delle pattuglie acrobatiche di Croazia, Polonia, Svizzera, Giordania, Francia, Spagna e Inghilterra, in una specie di Mondiale per aerei, con tanto di tifo sfrenato. E, puntuale, il messaggio del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che ha scritto: ‘Le Frecce Tricolori portano nei cieli del mondo la bandiera italiana, simbolo dell’unità e indivisibilità del Paese e dell’impegno nelle aree di crisi”. Quest’anno, contemporaneamente ai 150 anni di unità, si festeggia il 50° anniversario di uno dei pochi, insossidabili orgogli nazionali, eredi di una lunga tradizione di volo acrobatico militare nato ufficialmente nel 1930 alla Scuola di Campoformido (Udine), dove viene costituita la prima pattuglia acrobatica italiana con piloti e velivoli (i biplani Fiat CR.20) del Primo Stormo Caccia. Uomini e aerei partecipano alla Prima Giornata dell’Ala, la manifestazione aerea nazionale in programma nel giugno di quell’anno a Roma ed effettuano la figura della “bomba”, ancora oggi tra i cavalli di battaglia delle Frecce. Dopo la guerra l’Aeronautica Militare ricostituisce la sua linea di volo su velivoli anglo-americani Mustang e Spitfire, impiegati nel 1947 nelle esibizioni di volo acrobatico, e dal 1950 assegna di anno in anno ai reparti di volo il compito di costituire team acrobatici per partecipare alle manifestazioni internazionali. Pattuglie dai nomi prestigiosi che si esibiscono con successo per dieci anni in tutta Europa: dal “Cavallino Rampante”, costituito con quattro velivoli a getto britannici De Havilland Vampire del 4° Stormo (che poi impiegò i jet americani F-86E Sabre), ai già citati “Getti Tonanti” (5a Aerobrigata con velivoli statunitensi F-84G Thunderjet), dalle “Tigri Bianche” (51a Aerobrigata) ai “Diavoli Rossi” (6a Aerobrigata con velivoli F-84F Thunderstreak), per finire con i “Lanceri Neri” (2a Aerobrigata con gli F-86E Sabre). Il reparto, come detto, viene creato nel 1960 e diventa operativo nel 1961. Da allora la Pattuglia acrobatica ha collezionato 50 anni di acrobazia aerea ai più alti livelli internazionali. La storia della Pan (Pattuglia Acrobatica Nazionale, più nota come “Frecce Tricolori”), si tinge di nero Il 28 agosto 1988, durante l’esibizione sulla base aerea tedesca di Ramstein, quando tre velivoli entrano in collisione a 40 metri di quota mentre eseguono la figura del “Cardioide”, nove velivoli che disegnano nel cielo un grande “cuore” che viene “trafitto” dal passaggio del solista. I tre MB-339 si incendiano e uno cade sulla folla che segue la manifestazione. L’incidente provoca la morte dei 3 piloti e di 67 spettatori e determina l’applicazione di nuove regole di sicurezza durante le manifestazioni aeree vietando le acrobazie sopra il pubblico.  In seguito la Pan ha limitato le sue apparizioni ai sorvoli con la caratteristica scia di fumo tricolore, ma ripreso a effettuare manovre acrobatiche esattamente un anno dopo l’incidente, il 27 agosto 1989, all’Air show di Charleroi, in Belgio. Come ha scritto il Sole 24 Ore, i progressivi tagli al Bilancio della Difesa hanno ridotto negli ultimi anni le esibizioni della Pan che ha un costo relativo alle spese vive, tra carburante e manutenzione, di 8 milioni annui (2 mila ore di volo a 4mila euro di costo ognuna) pari nel 2009 all’1,2% del bilancio del settore Esercizio dell’Aeronautica. La sopravvivenza della Pattuglia acrobatica non sembra comunque essere in discussione , a differenza, ad esempio, della Gran Bretagna, dove il governo di David Cameron non esclude di sciogliere le Red Arrow della Royal Air Force per risparmiare denaro. Ma lasciate fare Tremonti e vedrete. Sabato prossimo, le “Frecce” si esibiranno ad Andora (Andeua in lingua ligure), con il sindaco della città, Franco Floris, che ha detto orgoglioso che: “La somma raccolta per lo spettacolo delle Frecce Tricolore ammonta a 26 mila 780 euro ed è una cifra importante per l’Amministrazione andorese, sempre in lotta per rispettare il Patto di Stabilità. Il costo della manifestazione è di 47 mila euro e grazie al contributo delle imprese private il Comune ha potuto più che dimezzare le spese. La vocazione turistica di Andora è una voce fondamentale nel bilancio economico della città ed è per questo che l’amministrazione da sempre si adopera per la realizzazione di numerosi eventi in grado di attirare il maggior numero di turisti. Ed è proprio con l’arrivo delle Frecce, che la città di Andora raggiungerà il più alto numero di visitatori che contribuiranno anche allo sviluppo economico del paese”. Un video per il 50 anni è on-line su: http://www.clubfreccetricolori.com/index.php/50-anni-di-pan/504-nuovo-video-per-i-50-anni.html.

Carlo Di Stanislao

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