Sarkò sempre più inguaiato (e Carlà sempre più esposta)

Sta peggio di Berlusconi e senza neanche amici come Putin o Gheddafi con cui gratificarsi, il primo ministro francese Sarkozy, che, secondo Le Monde, avrebbe violato la legge sulla protezione del segreto delle fonti dei giornalisti, investigando illegalmente sulla fonte di uno dei suoi articoli. La denuncia di Le Monde e’ l’ultimo episodio dello scandalo […]

Sta peggio di Berlusconi e senza neanche amici come Putin o Gheddafi con cui gratificarsi, il primo ministro francese Sarkozy, che, secondo Le Monde, avrebbe violato la legge sulla protezione del segreto delle fonti dei giornalisti, investigando illegalmente sulla fonte di uno dei suoi articoli. La denuncia di Le Monde e’ l’ultimo episodio dello scandalo finanziario che circonda la ricca ereditiera di L’Oreal Liliane Bettencourt, accusata di aver finanziato illegalmente la campagna di Sarkozy. Nel mese di luglio, Le Monde aveva pubblicato un articolo dal titolo ‘De Maistre mette in difficolta’ la coppia Woerth’, con i dettagli trapelati dalla polizia sull’interrogatorio del consulente finanziario dell’ereditiera, Patrice de Maistre. De Maistre raccontava fra le altre cose il modo in cui e’ stata assunta Florence Woerth, moglie del ministro del Lavoro, da una società gestore del patrimonio Bettencourt. Secondo il rapporto di oggi, l’Eliseo, infastidito della fuga di notizie, ha ordinato all’intelligence di scoprire chi sia stato a fornire i dati riservati dell’interrogatorio al quotidiano. L’editoriale di Le Monde si intitolata”Le Monde, l’Eliseo e la libertà di informare” e ci va giù pesante, scrivendo che  a spingere l’Eliseo a usare i servizi per individuare la ‘talpa’,  sarebbe stato un articolo del 18-19 luglio, intitolato ‘Patrice de Maistre mette in difficoltà la coppia Woerth’, dove si citavano diversi estratti del verbale stilato durante il fermo di de Maistre, gestore della ricchezza di Liliane Bettencourt. De Maistre parlava, fra l’altro, delle condizioni in cui fu assunta Florence Woerth, moglie del ministro del Lavoro, da Clymene, società che gestiva i beni dell’ereditiera. Dalla deposizione, emergevano numerose incongruenze con la ricostruzione di quegli eventi resa da Woerth. L’ultimo capitolo dell’affaire – l’inchiesta sulle presunte tangenti dell’ereditiera L’Oreal ai politici – c’è stato lo scorso 9 settembre, quando la polizia ha perquisito i locali della sede dell’Ump, il partito del presidente Nicolas Sarkozy, alla ricerca della “corrispondenza” tra il ministro del Lavoro, Eric Woerth, e Patrice de Maistre, il gestore del patrimonio di Lilian Bettencourt.  Secondo il giornale francese, i servizi del controspionaggio sono stati utilizzati per scoprire chi fosse l’informatore dei suoi giornalisti nell’ambito della vicenda Bettencourt. Sarkozy continua a precipitare negli indici di gradimento ed appare sempre più problematico trovare una linea morale e coerente nella sua condotta, poiché dice di credere nel fare e non nel pensare e mette in dubbio anche lo Stato assistenziale in Francia, chiede di fare sacrifici, ma si triplica lo stipendio. Questo scrivono i giornali francesi ed anche The Economist, che lo aveva sempre difeso, nell’edizione del 10 settembre, parla della sua  incapacità di passare dalle parole ai fatti e critica la sua retorica muscolare, tutta legge ed ordine coniugati a liberalizzazioni, che però, nella prassi, ha dato vita ad una pratica decisamente andreottiana, fatta di galleggiamento, di marce indietro e di ammiccamenti a sinistra. Su Liquida di domenica scorsa, poi,  si vede la foto di una singolare protesta di un gruppo di alpinisti francesi che, contro Sarkò ed il suo governo,  hanno mimato sulla Mer de Glace, a 1.900 metri sul versante francese del ‘tetto’ d’Europa, “La Libertà che guida il popolo”,  il celebre dipinto di Eugene Delacroix, simbolo dei valori repubblicani realizzato nel 1830 per ricordare la lotta dei parigini contro la politica reazionaria di Carlo X di Francia. E, contemporaneamente, anche la bella Carlà Bruni in Sarkozy, vive decisamente un periodo no, caratterizzata, pare, dal taglio della breve sequenza (costata ben 35 ciak) dal film di Allen “Midnight Paris”e dalla prossima uscita (certa) in tutte le edicole di Francia, di una biografia non autorizzata, con racconti piccanti e molto  imbarazzanti per l’Eliseo. Il libro s’intitola “Carlà une vie secrete” (Carla una vita fatta di segreti) e già sono tutti a prenotarlo.

Carlo Di Stanislao

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *