Expo Shanghai: protagonisti vini e cucina abruzzesi

Il taglio del nastro dell’assessore all’Agricoltura Mario Febbo, del Commissario generale del Governo per l’Expo di Shanghai, Beniamino Quintieri, e del Segretario Generale del Commissariato per l’Expo Shanghai, Maria Assunta Accili, abruzzese anche lei, ha aperto la mostra “La rete delle Città Sostenibili” con cui la Regione Abruzzo si presenta ai milioni di visitatori del […]

Il taglio del nastro dell’assessore all’Agricoltura Mario Febbo, del Commissario generale del Governo per l’Expo di Shanghai, Beniamino Quintieri, e del Segretario Generale del Commissariato per l’Expo Shanghai, Maria Assunta Accili, abruzzese anche lei, ha aperto la mostra “La rete delle Città Sostenibili” con cui la Regione Abruzzo si presenta ai milioni di visitatori del padiglione Italiano all’Expo di Shanghai. Già 50.000 persone hanno visitato l’esposizione che rimarrà nel Padiglione Italia fino al 30 settembre. I visitatori cinesi e internazionali possono così rivivere, grazie ai grandi video ad alta definizione, la tragedia del terremoto che ha colpito L’Aquila, i momenti tragici dei soccorsi, l’enorme lavoro fatto finora e i primi risultati tangibili della ricostruzione. Le tecniche di management e di telecomunicazione per la gestione degli eventi sismici sono, infatti, uno dei tanti punti di contatto che l’Abruzzo, in questa sua missione a Shanghai, vuole evidenziare nel suo approccio al gigante cinese (così come l’Abruzzo, anche la Provincia cinese del Sichuan, è stata devastata da un sisma, nel maggio del 2008, mentre la contea di Yushu ha subito un simile dramma ad aprile 2010). “La Cina ha un territorio enorme e popolatissimo – ha spiegato l’assessore Febbo nel suo discorso di benvenuto ai media e agli ospiti – e l’Abruzzo è grande come una città cinese. Ma crediamo che i punti di contatto tra le nostre realtà siano tanti e tutti percorribili. Non solo la ricostruzione ma anche la biodiversità, di cui l’Abruzzo è custode, con i suoi vitigni autoctoni, l’allevamento, la pastorizia e l’agricoltura e i prodotti delle oltre 60 mila piccole aziende agricole rappresentano delle eccellenze di nicchia, che possono appagare il sempre crescente interesse dei cinesi verso il Made in Italy, con la loro particolarità”.

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