Rapagnà: migliaia le famiglie ancora sfollate

“Come annunciato, oggi pomeriggio, alle ore 15,00 una delegazione del Movimento Inquilini Assegnatari (Mia Casa d’Abruzzo), se sarà consentito e reso possibile dalle circostanze, assisterà ai lavori del Consiglio regionale straordinario sulla “ricostruzione post-terremoto” la cui “stranezza” rispetto all’ordine del giorno riportato giustamente dagli organi di informazione supera ogni e possibile immaginazione. Infatti, pur annunciando […]

“Come annunciato, oggi pomeriggio, alle ore 15,00 una delegazione del Movimento Inquilini Assegnatari (Mia Casa d’Abruzzo), se sarà consentito e reso possibile dalle circostanze, assisterà ai lavori del Consiglio regionale straordinario sulla “ricostruzione post-terremoto” la cui “stranezza” rispetto all’ordine del giorno riportato giustamente dagli organi di informazione supera ogni e possibile immaginazione. Infatti, pur annunciando una seduta straordinaria sulla “ricostruzione post-terremoto”, non è chiaro se, a 17 mesi dal terremoto, si parlerà di “ricostruzione” oppure di “Abruzzo Engeneering” e rispettive richieste di istituzioni di varie ed eventuali commissioni di inchiesta da parte sia della opposizione che della maggioranza.
I Comitati cittadini, da parte loro, hanno giustificatamente e ragionevolmente deciso di protestare contro la nomina di un Commissario “aggiunto” a quelli già nominati sino ad ora dal Governo Berlusconi, e lo fanno davanti al medesimo Consiglio regionale sino ad ora completamente ignorato e trascurato da tutti tranne che dal Mia Casa e, dunque, anche qui non si capisce bene contro chi si intenda protestare, se contro il Consiglio regionale, maggioranza e opposizione compresa, o contro il Governo nazionale che un altro sub-Commissario ha nominato. Il rischio “concreto”, rispetto alla “ricostruzione”, la cui competenza, questa sì sarebbe certamente della Regione Abruzzo e del Consiglio regionale “straordinario”, è che, oggi, si parli del più e del meno, tranne che della “ricostruzione” in senso stretto e concreto: e cioè, per quanto di competenza del Consiglio e dei Consiglieri, quantomeno e prioritariamente della “riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza antisismica” del patrimonio abitativo pubblico e degli edifici pubblici di proprietà della Regione, degli enti locali abruzzesi e dei rispettivi, spesso ignorati, “enti strumentali”.
Il Mia Casa, da 17 mesi chiede al Consiglio regionale l’approvazione di una “Legge ad hoc” sulla ricostruzione, a cominciare proprio da quella “riparazione, consolidamento e messa in sicurezza antisismica” della edilizia residenziale pubblica classificata A, B, C ed E, cioè “ricostruzione leggera” e “ricostruzione pesante” per la quale, sin dal 15 agosto dell’anno scorso è stata valutata ed attribuita una spesa di 150 milioni di euro, nessuno dei quali ancora utilizzati, né dall’ATER, né dal Comune dell’Aquila e nemmeno dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche quali “soggetti attuatori” che il Consiglio regionale dovrebbe “indirizzare e controllare” a nome e per conto dei Cittadini abruzzesi e delle tantissime famiglie ancora sfollate e lontane dall’Aquila.

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