Le forze globali investono il mercato del lavoro. E l’Italia?

Quale il futuro del mondo del lavoro investito dall’azione dei grandi cambiamenti demografici mondiali? Quali gli effetti dell’invecchiamento della popolazione, la mobilità e l’immigrazione sulla struttura della working age population? Come l’economia mondiale affronterà la mutata disponibilità di forza lavoro e quali le professionalità più coinvolte nel talent mismatch? Ma soprattutto, cosa accadrà in Italia?L’ufficio […]

Quale il futuro del mondo del lavoro investito dall’azione dei grandi cambiamenti demografici mondiali? Quali gli effetti dell’invecchiamento della popolazione, la mobilità e l’immigrazione sulla struttura della working age population? Come l’economia mondiale affronterà la mutata disponibilità di forza lavoro e quali le professionalità più coinvolte nel talent mismatch? Ma soprattutto, cosa accadrà in Italia?L’ufficio studi di Manpower, in collaborazione con l’istituto Cambridge Econometrics, ha coinvolto oltre 35 mila aziende a livello internazionale per un’analisi approfondita delle prospettive del mercato del lavoro nel prossimo futuro. I risultati dello studio saranno presentati e discussi lunedì nel corso del convegno organizzato da Manpower presso la struttura di Kilometro Rosso, secondo di una serie di incontri sulle questioni di massima attualità dello scenario economico globale e nazionale.
In Europa la popolazione in età lavorativa diminuirà da 308,6 milioni nel 2006 a 302,5 milioni nel 2020 comportando una conseguente crescita del numero di posti di lavoro che non riusciranno a essere soddisfatti. Lo scenario prospettato dalla ricerca rivela infatti che entro il 2015 i posti di lavoro nel vecchio continente registreranno un incremento di oltre il 6% raggiungendo quota 223 milioni. Il trend di crescita individuato dall’indagine vede protagonisti il settore del Terziario e Servizi che vedrà aumentare il numero di nuove occupazioni di oltre il 30%, seguito dal comparto Hotels & Catering (+16%) e Sanità e Servizi Sociali (+10%).
Anche le aziende italiane dovranno prepararsi ad affrontare i macro cambiamenti del tessuto demografico mondiale, come pure le trasformazioni della domanda e offerta del mercato del lavoro. Fino al 2015 il nostro Paese registrerà un numero complessivo di nuove occupazioni dovute a necessità di sostituire il personale pari a quasi 8 milioni, posizionandosi al terzo posto dopo Germania e Regno Unito. I profili tecnici rimarranno i più richiesti, seguiti dai direttori di funzione e dal personale impiegatizio nei servizi e nelle vendite.
Dal mondo accademico a quello imprenditoriale, da quello mediatico a quello aziendale, l’esito della ricerca sarà analizzato e discusso dall’autorevole voce di Tito Boeri, docente di economia del lavoro all’Università Bocconi di Milano, Paolo Manzato, amministratore delegato di Drillmec, Andrea Taglini, socio fondatore di Easypack Solutions, Stefano Scabbio, presidente e amministratore delegato di Manpower Italia. A dirigere i lavori dell’incontro sarà Pierluigi Magnaschi, direttore di Italia Oggi.
Come prepararsi ad affrontare l’impatto delle forze globali? Un focus diretto sul nostro Paese per tracciare il futuro del mercato del lavoro dove società, politica, sistema scolastico e imprenditoriale saranno costretti a rivedere strategie e organizzazione, ridisegnare i business model, reinventare i sistemi di welfare, ridefinire la proposta di valore.
Ma cosa sarà a fare la differenza? Saranno più importanti le competenze tecniche o il talento sarà legato alla capacità di generare innovazione, a un’idea vincente frutto dell’ingegno delle persone e di una giusta interpretazione dell’evoluzione del mercato? E come sopperire alla carenza di questi talenti? Dalla mobilità territoriale alla flessibilità, Manpower apre un nuovo tavolo di confronto alla ricerca della soluzione vincente. La parola ai protagonisti: le aziende, le persone.

Quale il futuro del mondo del lavoro investito dall’azione dei grandi cambiamenti demografici mondiali? Quali gli effetti dell’invecchiamento della popolazione, la mobilità e l’immigrazione sulla struttura della working age population? Come l’economia mondiale affronterà la mutata disponibilità di forza lavoro e quali le professionalità più coinvolte nel talent mismatch? Ma soprattutto, cosa accadrà in Italia?L’ufficio studi di Manpower, in collaborazione con l’istituto Cambridge Econometrics, ha coinvolto oltre 35 mila aziende a livello internazionale per un’analisi approfondita delle prospettive del mercato del lavoro nel prossimo futuro. I risultati dello studio saranno presentati e discussi lunedì nel corso del convegno organizzato da Manpower presso la struttura di Kilometro Rosso, secondo di una serie di incontri sulle questioni di massima attualità dello scenario economico globale e nazionale.In Europa la popolazione in età lavorativa diminuirà da 308,6 milioni nel 2006 a 302,5 milioni nel 2020 comportando una conseguente crescita del numero di posti di lavoro che non riusciranno a essere soddisfatti. Lo scenario prospettato dalla ricerca rivela infatti che entro il 2015 i posti di lavoro nel vecchio continente registreranno un incremento di oltre il 6% raggiungendo quota 223 milioni. Il trend di crescita individuato dall’indagine vede protagonisti il settore del Terziario e Servizi che vedrà aumentare il numero di nuove occupazioni di oltre il 30%, seguito dal comparto Hotels & Catering (+16%) e Sanità e Servizi Sociali (+10%).Anche le aziende italiane dovranno prepararsi ad affrontare i macro cambiamenti del tessuto demografico mondiale, come pure le trasformazioni della domanda e offerta del mercato del lavoro. Fino al 2015 il nostro Paese registrerà un numero complessivo di nuove occupazioni dovute a necessità di sostituire il personale pari a quasi 8 milioni, posizionandosi al terzo posto dopo Germania e Regno Unito. I profili tecnici rimarranno i più richiesti, seguiti dai direttori di funzione e dal personale impiegatizio nei servizi e nelle vendite.Dal mondo accademico a quello imprenditoriale, da quello mediatico a quello aziendale, l’esito della ricerca sarà analizzato e discusso dall’autorevole voce di Tito Boeri, docente di economia del lavoro all’Università Bocconi di Milano, Paolo Manzato, amministratore delegato di Drillmec, Andrea Taglini, socio fondatore di Easypack Solutions, Stefano Scabbio, presidente e amministratore delegato di Manpower Italia. A dirigere i lavori dell’incontro sarà Pierluigi Magnaschi, direttore di Italia Oggi.Come prepararsi ad affrontare l’impatto delle forze globali? Un focus diretto sul nostro Paese per tracciare il futuro del mercato del lavoro dove società, politica, sistema scolastico e imprenditoriale saranno costretti a rivedere strategie e organizzazione, ridisegnare i business model, reinventare i sistemi di welfare, ridefinire la proposta di valore.Ma cosa sarà a fare la differenza? Saranno più importanti le competenze tecniche o il talento sarà legato alla capacità di generare innovazione, a un’idea vincente frutto dell’ingegno delle persone e di una giusta interpretazione dell’evoluzione del mercato? E come sopperire alla carenza di questi talenti? Dalla mobilità territoriale alla flessibilità, Manpower apre un nuovo tavolo di confronto alla ricerca della soluzione vincente. La parola ai protagonisti: le aziende, le persone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *