Esigenza di un compromesso a tutela della proprietà intellettuale

Insieme ad internet e ai software di file sharing (programmi per condividere musica, video e immagini) si è diffusa la cultura del “remix”, ovvero la tendenza a rielaborare prodotti artistici per poi diffonderli nel web. È il solito processo per cui da arte si genera altra arte e il confine tra citazione e plagio e […]

Insieme ad internet e ai software di file sharing (programmi per condividere musica, video e immagini) si è diffusa la cultura del “remix”, ovvero la tendenza a rielaborare prodotti artistici per poi diffonderli nel web. È il solito processo per cui da arte si genera altra arte e il confine tra citazione e plagio e labilissimo. Il problema è che questa forma d’arte è illegale, perché in contrasto con le leggi sul copyright che pretendono di disciplinare i download dei file dalla rete.
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le cause milionarie intentate per lo più dalle grandi major che hanno visto il loro mercato via via eroso dalla diffusione illegale dei prodotti artistici in rete. Quello a cui stiamo assitendo è uno scontro fra due culture: da una parte i grandi produttori e distributori di musica, cinema, libri, preoccupati per i loro interessi e dall’altra il popolo della rete, spesso formato da giovanissimi, che vede lo sviluppo digitale come un progresso inarrestabile e che non intende rinunciare alla libertà di condividere il frutto della creatività.
In questo volume Lawrence Lessig presenta un’analisi attenta della questione e propone un approccio diverso: un compromesso tra la necessità di tutelare la proprietà intellettuale e il desiderio degli internauti di entrare in possesso liberamente dell’arte che circola in rete, elaborarla e condividerne il risultato con gli altri.

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