Pericolo frane a San Giuliano (Aq), a rischio il convento

Appena fuori dalla città dell’Aquila, a tre chilometri, nel bosco di San Giuliano è immerso il convento con il chiostro quattrocentesco, i cimeli di San Bernardino da Siena e S. Giovanni da Capestrano, il museo di storia naturale, la biblioteca.Gioielli culturali ancora  fortemente compromessi dall’incuria e dal degrado dove si registrano ormai numerosi danni. I recenti dissesti […]

Foto: Manuel RomanoAppena fuori dalla città dell’Aquila, a tre chilometri, nel bosco di San Giuliano è immerso il convento con il chiostro quattrocentesco, i cimeli di San Bernardino da Siena e S. Giovanni da Capestrano, il museo di storia naturale, la biblioteca.Gioielli culturali ancora  fortemente compromessi dall’incuria e dal degrado dove si registrano ormai numerosi danni. I recenti dissesti verificatisi all’Aquila  pongono nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica e degli addetti ai lavori l’annoso problema legato alle conoscenze del nostro sottosuolo. Una grossa voragine si è aperta dopo il sisma del 6 aprile in località San Giuliano, lungo una piccola strada di accesso aperta dai vigili del fuoco in occasione dell’incendio del bosco del 2007,  all’interno del bosco e alle spalle del Convento.
La segnalazione arriva direttamente dai frati francescani.
I nostri operatori hanno direttamente effettuato un sopralluogo sul posto e in effetti, come documentano le immagini, sono crollate due grotte

Foto: Manuel Romano

Foto: Manuel Romano

sotterranee creando una profonda e pericolosa voragine alle spalle del Convento di San Giuliano. La situazione è pericolosa soprattutto per chi  abitualmente frequenta il bosco in cerca di relax.  Il problema è talmente vario che necessiterebbe di maggiore attenzione. In particolare, oltre ad eseguire indagini conoscitive per incrementare i dati in possesso

sull’ubicazione e la consistenza dei vuoti, sarebbe opportuno, una volta individuati e restituiti in cartografia, eseguire delle idonee verifiche periodiche. Il pericolo paventato è che la pioggia e la neve dell’imminente inverno possa  portare  avanti la sua opera di scavo e  far precipitare irreparabilmente la situazione  con danni irreparabili al Convento.  La Prefettura ha più volte chiesto formalmente al Comune dell’Aquila un rapido intervento ma, ad oggi da quanto  riferito dai  frati francescani  tutto è … “Immota Manet”. Ci appelliamo al Comune affinché faccia chiarezza e definisca  un piano di interventi. Questa situazione impone quindi  all’ amministrazione locale l’assoluta necessità di elaborare un piano di interventi per la manutenzione e la salvaguardia, prima che sia troppo tardi.

Luisa Stifani

Foto Manuel Romano

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