In Italia attenzione alta per il terrorismo, no a segnali precisi

Rischio terrorismo, attenzione alta anche in Italia. Mancano segnali specifici su possibili obiettivi, ma la vigilanza sui luoghi più sensibili è costante, così come lo scambio di informazioni con gli 007 dei Paesi alleati. “L’allarme terrorismo – ha spiegato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni – non è mai sottovalutato. Proprio un anno fa c’é stato […]

Rischio terrorismo, attenzione alta anche in Italia. Mancano segnali specifici su possibili obiettivi, ma la vigilanza sui luoghi più sensibili è costante, così come lo scambio di informazioni con gli 007 dei Paesi alleati. “L’allarme terrorismo – ha spiegato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni – non è mai sottovalutato. Proprio un anno fa c’é stato l’attentato alla caserma ‘Santa Barbara’ di Milano e da allora l’allarme è sempre elevato, i nostri servizi di sicurezza stanno seguendo con attenzione questo rischio, in contatto con l’intelligence dei Paesi europei e degli Stati Uniti”. Quanto ai possibili ‘bersagli’ ipotizzati da notizie di stampa, per Maroni “non ci sono segnali precisi di rischi individuabili, non si può escludere con certezza nulla, nessun luogo, ma non si può nemmeno dire certamente la Torre Eiffel, Alexanderplatz o altro, sono solo supposizioni, c’é un allarme e un’attenzione molto ampia, ma non ci sono luoghi certamente nel mirino”. Sulla stessa linea il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Il warning arrivato dagli Stati Uniti, osserva “é un allarme realistico: i principali Paesi europei sono un obiettivo potenziale di terroristi che provengono da quei Paesi, come l’Afghanistan, dove ci sono i nostri uomini a portare pace e stabilità. Per questo è importante che il loro lavoro continui”. Comunque, aggiunge, “non ci sono obiettivi specifici e non ci sono allarmi speciali riguardanti l’Italia E’ chiaro però che quando a Napoli arrestiamo un algerino, presunto terrorista con un kit esplosivo, abbiamo qualche elemento importante” da tener presente. Il ministro ricorda infine che “ci sono scambi informativi che funzionano bene con gli altri servizi europei e con gli Stati Uniti”. Fonti d’intelligence confermano che la minaccia nei confronti dell’Europa e dunque anche verso l’Italia, è “attendibile”, al punto che sono emerse “progettualità terroristiche” da parte di cellule intenzionate a colpire in qualche città del Vecchio Continente. Cellule che, spiegano le stesse fonti, sarebbero composte sia da terroristi ‘homegrown’, cresciuti in Europa e residenti nelle città – cosa che consente di avere un solido appoggio logistico e una conoscenza maggiore della realtà da colpire – sia da personaggi provenienti dal Pakistan. L’allerta emesso dal Dipartimento di Stato americano non sembra comunque intimorire i turisti Usa giunti in Itala. “Dobbiamo – ha detto un’anziana signora di Chicago giunta in mattinata a Fiumicino – essere sempre vigili. Non soltanto in questo momento e non solo noi americani, ma l’intera comunità internazionale. E’ dall’11 settembre del 2001 che la nostra allerta è alta, ma non ci siamo fermati. Il turismo e l’economia legata a questo settore devono andare avanti, non possono farsi condizionare. Se così fosse, faremmo il gioco dei terroristi”.

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