Una giornata particolare per la Banda dei Pompieri di Ottawa

Una straordinaria missione culturale ha vissuto in Italia la Banda dei Pompieri della capitale canadese (The Ottawa Fire Department Band). Sotto la guida accorta di Angelo Filoso e Gino Buffone, in agosto s’è svolta una tournée di due settimane, con diversi concerti, toccando l’Abruzzo, poi la Calabria (Lamezia Terme), Campania (Amalfi, Positano, Pompei e Capri) e […]

Una straordinaria missione culturale ha vissuto in Italia la Banda dei Pompieri della capitale canadese (The Ottawa Fire Department Band). Sotto la guida accorta di Angelo Filoso e Gino Buffone, in agosto s’è svolta una tournée di due settimane, con diversi concerti, toccando l’Abruzzo, poi la Calabria (Lamezia Terme), Campania (Amalfi, Positano, Pompei e Capri) e Lazio (Roma). A farla da padrone, anche in ragione del dramma che l’anno scorso l’ha colpito, è stato l’Abruzzo, privilegiato con molti eventi dalla Fanfara canadese che quest’anno compie 41 anni di attività. Chieti, L’Aquila, Rapino, Pretoro e Roccamontepiano gli appuntamenti abruzzesi per il prestigioso complesso bandistico, diretto dal Maestro Paul Casagrande e coordinato da Robert Rainboth. Dovunque la Banda ha destato entusiasmo, curiosità e simpatia, raccogliendo una messe di consensi e successi di pubblico, come pure gli onori delle massime istituzioni civili, nelle città e nei borghi dove ha concertato. Proprio l’Abruzzo è stata la prima regione ospite, con un’accoglienza ed un’ospitalità festose in luoghi di grande suggestione ambientale, quali sono i magnifici borghi di Rapino, Pretoro e Roccamontepiano, arroccati nei contrafforti della Maiella, la montagna sacra per gli Abruzzesi, sia per le antiche leggende, ma sopra tutto per esservi vissuto, negli eremi edificati quasi otto secoli fa dai suoi monaci, l’eremita Pietro Angelerio poi diventato Papa Celestino V, figura straordinaria e santa della cristianità del suo tempo, il primo pontefice a rinunciare al papato dopo cinque mesi dall’elezione al soglio di Pietro.

Grandi onori alla Banda, si diceva, al suo primo appuntamento in Abruzzo, a Roccamontepiano, dove è stata accolta dal sindaco Adamo Carulli e dalla sua vice Maria Luciana D’Addario, dal senatore Giovanni Legnini, dall’ing. Alessio Barbarulo, Comandante dei Vigili del Fuoco di Chieti, da Gianfranco Conti, presidente del Comitato Feste, e dall’intera popolazione. Altrettanto s’è ripetuto in tutte le tappe del tour abruzzese: a Rapino, Pretoro, Chieti e L’Aquila. Ma è sulla giornata aquilana che ci vogliamo soffermare. Una giornata particolare per la Banda, per l’intensità delle emozioni che essa ha evocato nei luoghi della tragedia che ha colpito la città capoluogo d’Abruzzo ed i borghi vicini, devastati dal terremoto del 6 aprile 2009. La prima tappa in una delle 64 frazioni del Comune dell’Aquila, Collefracido, a pochi chilometri dalla città, dove l’autobus che portava la Banda ha avuto il suo bel daffare, a causa delle stradine chiuse o ingombre dai ponteggi, per arrivare al Centro Sociale del paese, costruito con gli aiuti giunti dall’estero e dall’Italia. Mentre l’autista se la cavava da solo, la Banda si è presto ricomposta nella sua formazione classica di trentacinque musici, sfilando festosamente in marcia per le vie del paese nella superba uniforme e con il labaro delle sue insegne, fino al luogo dell’appuntamento. Una pioggia sottile, con un cielo che ben altro aveva minacciato dalla mattina, non ha impressionato il complesso nell’esecuzione delle sue marce coinvolgenti.

Ad attendere il complesso bandistico canadese ed i suoi accompagnatori, al Centro Sociale collocato in una zona alta del paese da dove si scopre il borgo antico, gravemente danneggiato dal sisma, e le case costruite dalla Protezione Civile per la popolazione, c’erano l’assessore alla Ricostruzione del Comune dell’Aquila, Pietro Di Stefano, il consigliere comunale Corrado Sciomenta, il presidente dell’Associazione Culturale locale, Maurizio Flati, i senatori Giovanni Legnini e Claudio Micheloni. Originario di Campli, in provincia di Teramo, ed emigrato in Svizzera, il sen. Micheloni, alla sua seconda Legislatura, è uno dei 18 parlamentari eletti all’estero, nella Circoscrizione Europa. Molto egli s’è prodigato per le popolazioni terremotate, coordinando le iniziative di solidarietà in Svizzera, compresa quella promossa dalla comunità italiana di Schaffhausen e destinata all’Associazione Culturale di Collefracido, quale contributo alla realizzazione del Centro Sociale. Con la Banda è giunto Robert Triozzi, già responsabile dei servizi antincendio al palazzo di vetro dell’Onu, a New York, ha fondato e dirige il Fire Rescue Development Program, in Roma, unica Organizzazione non governativa riconosciuta dalle Nazioni Unite, dove i pompieri di tutto il mondo mettono a confronto le loro esperienze per migliorare la qualità e l’efficienza dei soccorsi. Robert Triozzi è nato a New York da genitori d’origine abruzzese. Noto in tutto il mondo per la sua preparazione ed il suo coraggio, è stato presente in diversi teatri di guerra dove s’è messo in evidenza per diverse operazioni di salvataggio in grossi incendi. Da oltre dieci anni vive a Roma, consulente per le unità di Vigili del Fuoco a presidio delle sedi sensibili dell’Onu e degli Stati Uniti in Italia.

 

Gli inni nazionali canadese ed italiano hanno aperto la giornata, nel frattempo avviatasi al bello con l’arrivo di qualche raggio di sole. Poi l’agape fraterna, nel salone del Centro, un fabbricato in struttura di legno ben progettato, al quale manca solo qualche dettaglio per il suo completamento. I volontario dell’Associazione hanno approntato un buon pasto con ricette del luogo. Soddisfazione, gioia e gratitudine per questa magnifica giornata di visite illustri. In conclusione le testimonianze, commosse e intense, con gli interventi di Paul Casagrande, direttore della Banda, e di Robert Rainboth, poi di Angelo Filoso, direttore del mensile italiano di Ottawa “Il Postino”, dei senatori Legnini e Micheloni, che hanno sottolineato la grande prova di dignità degli Aquilani colpiti dal terremoto e l’abnegazione dei Vigili del Fuoco italiani e stranieri giunti in Abruzzo per le operazioni di primo soccorso, del sindaco Carulli di Roccamontepiano, che ha destinato al Centro i fondi raccolti nel suo paese, del Comandante Triozzi, che ha esaltato il coraggio dei Vigili del Fuoco di tutto il mondo, dell’assessore Di Stefano, che ha ringraziato tutti a nome della città capoluogo, e quindi di chi scrive, quale membro del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo, che ha richiamato la straordinaria prova di solidarietà data dalle comunità italiane all’estero verso l’Abruzzo. Infine, molto commosso l’intervento di saluto portato dal presidente Flati, a nome dell’Associazione e della comunità di Collefracido, evidenziando i gesti di profonda sensibilità che hanno fortemente toccato la popolazione del paese, facendo nascere tante amicizie che resteranno intatte, per sempre.

Nel pomeriggio, visita al centro storico dell’Aquila. La delegazione canadese ha raggiunto la città capoluogo, martoriata dal terremoto, entrando nel centro storico, accolta dal Comandante dei Vigili del Fuoco dell’Aquila, Davide Martella. L’incontro nel luogo simbolo della città, la grande piazza del Mercato, sulla quale affacciano il Duomo e la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, con le loro ferite, divenute icone del dramma in tutto il mondo quando i grandi della Terra, durante i lavori del G8 nel luglio 2009, vi fecero visita. In quell’agorà la Banda ha offerto agli Aquilani ed ai tanti turisti che nonostante tutto visitano L’Aquila, straordinaria città d’arte, una splendida performance, con l’esecuzione degli inni nazionali, marce classiche e magnifici brani della tradizione musicale nordamericana. Poi, sotto la guida del Comandante Martella e dei suoi Vigili del Fuoco, i colleghi di Ottawa hanno potuto visitare la città nei quartieri più lacerati sisma, zone ingombre di macerie e ancora chiuse, come gran parte della città. Hanno potuto così verificare il vero stato della città, diverso da quel che passa attraverso le immagini televisive, e rendersi conto della complessità della ricostruzione d’uno scrigno d’arte quale L’Aquila è, con tutte le sue chiese, palazzi e monumenti che ne fanno uno dei centri storici più vasti e preziosi d’Italia.

Con questo doloroso sopraluogo e con il pensiero alle 308 vittime del terremoto, per la Banda dei Pompieri di Ottawa si è chiusa la giornata aquilana. Il Corpo dei Vigili del Fuoco della capitale canadese è il terzo nel Paese per dimensione. Con i suoi mille Vigili in organico e quasi 400 altri volontari, sovrintende ad un territorio vastissimo, di 2757 km quadrati, servendo le municipalità di Ottawa, Coumberland, Gloucester, Goulbourn, Kanata, Nepean, Osgoode, Rideau e Carleton. Tantissimi i pompieri d’origine italiana che sono passati per il Corpo. Fortissimi i legami con la nostra comunità nella capitale canadese, che conta quasi trentamila italiani, dei quali circa un terzo è d’origine abruzzese. Il Centro Abruzzese Canadese inc. di Ottawa, infatti, è uno dei sodalizi regionali più attivi e meglio organizzati, presieduto dall’aquilano Nello Scipioni. La comunità italiana è molto legata, ha in Villa Marconi, realizzata interamente dagli italiani, uno degli esempi più efficienti di attenzione sociale. La Chiesa di Sant’Antonio è il centro di riferimento spirituale per la comunità italiana, come il mensile “Il Postino” e radio CHIN di Ottawa – entrambi diretti da Angelo Filoso – che trasmette anche programmi in italiano, e nell’Italian Canadian Community Centre, sono importanti presidii della cultura italiana. La nostra cultura s’avvale, inoltre, delle preziose attività dei docenti italiani nelle università e nelle scuole della capitale. Insomma, una comunità italiana, in Ottawa, certamente esemplare, per impegno e coesione.

Goffredo Palmerini

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