A Vargas Llosa il Nobel per la letteratura

  Smentendo i pronostici, che indicavano come grandi favoriti il keniota Ngugi e lo statunitense Cormac McCarthy, il Nobel per la letteratura è stato assegnato al peruviano Mario Vargas Llosa, famoso anche per la sua lotta in difesa dei diritti civili. Nato nel ’36, esuberante e prolifico, Vargas Llosa ha sempre alternato letteratura e impegno civile, […]

  Smentendo i pronostici, che indicavano come grandi favoriti il keniota Ngugi e lo statunitense Cormac McCarthy, il Nobel per la letteratura è stato assegnato al peruviano Mario Vargas Llosa, famoso anche per la sua lotta in difesa dei diritti civili. Nato nel ’36, esuberante e prolifico, Vargas Llosa ha sempre alternato letteratura e impegno civile, arrivando anche a candidarsi alla presidenza del Perù, in opposizione al controverso Alberto Fujimori. Anticonformista anche in politica, in un continente dominato da figure dichiaratamente di sinistra come Gabriel Garcia Marquez e Isabel Allende, Vargas Llosa ha incarnato posizioni più di destra, seppur sempre in maniera personale. Da ricordare il suo giudizio positivo su Silvio Berlusconi, definito un “caudillo democratico”, sottovalutato all’estero. In Italia – dove è pubblicato da Einaudi – ha avuto nel 2004 il Premio Grinzane Cavour. I suoi libri migliori sono La casa verde, Conversazione nella cattedrale, Pantaleon e le visitatrici, La zia Julia e lo scribacchino, La storia di Mayta, mentre le ultime opere sono più autobiografiche, come Elogio della matrigna e Il pesce nell’acqua. Secondo la motivazione resa nota dall’Accademia svedese, lo scrittore ha ricevuto il più prestigioso riconoscimento letterario per “la sua cartografia delle strutture di potere e le sue immagini taglienti della resistenza, rivolta e sconfitta degli individui”. Nel 1996 ha fondato la Fondazione Hispano Cubana, un organismo che si propone di mantenere, rafforzare e sviluppare i vincoli che da oltre 500 anni esistono tra il popolo cubano e il popolo spagnolo. ggi come oggi Vargas Llosa abita a Londra, città da dove diffonde i suoi sempre acuti ed interessanti articoli sui più disparati argomenti.  L’ultimo suo libro è Necrologio anticipato del libro. Il suo prossimo libro, Il sogno del Celta, pubblicato da Einaudi uscira’ nelle librerie italiane in novembre. Si ispira a un personaggio storico, Roger David Casement, diplomatico britannico e patriota irlandese, amico di Jospeph Conrad.

Carlo Di Stanislao

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