La Cina s’infuria per il nobel al dissidente Liu Xiaobo

Una “oscenita”: così Pechino ha definito l’assegnazione del Nobel per la Pace 2010 al dissidente cinese Liu Xiaobo,”un’oscenità” che “viola completamente i principi” dello stesso premio Nobel. Il ministero degli esteri di Pechino, in una nota, definisce Liu Xiaobo “un criminale” che è stato condannato “dalla giustizia cinese”. La decisione, prosegue la nota, è destinata a […]

Una “oscenita”: così Pechino ha definito l’assegnazione del Nobel per la Pace 2010 al dissidente cinese Liu Xiaobo,”un’oscenità” che “viola completamente i principi” dello stesso premio Nobel. Il ministero degli esteri di Pechino, in una nota, definisce Liu Xiaobo “un criminale” che è stato condannato “dalla giustizia cinese”. La decisione, prosegue la nota, è destinata a “nuocere alle relazioni tra la Cina e la Norvegia”. Liu Xiaobo, 54 anni, professore di letteratura che sta scontando una condanna a 11 anni di prigione in un carcere fuori Pechino, é stato condannato per “istigazione alla sovversione” per aver promosso il documento Carta08 che chiede la fine del sistema a partito unico e l’ instaurazione in Cina della democrazia.

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