Anfaci, nessuna inadempienza informazioni candidati

“Nessuna inadempienza può essere ascritta ai Prefetti in relazione alle informazioni richieste sui candidati alle recenti elezioni amministrative”. E’ quanto scrive, in una nota, L’Anfaci-Associazione Nazionale dei Funzionari dell’Amministrazione Civile dell’Interno, in relazione alle dichiarazioni del presidente e di alcuni esponenti della Commissione Parlamentare Antimafia, a tutela della categoria. L’associazione, si legge nella stessa nota, […]

“Nessuna inadempienza può essere ascritta ai Prefetti in relazione alle informazioni richieste sui candidati alle recenti elezioni amministrative”. E’ quanto scrive, in una nota, L’Anfaci-Associazione Nazionale dei Funzionari dell’Amministrazione Civile dell’Interno, in relazione alle dichiarazioni del presidente e di alcuni esponenti della Commissione Parlamentare Antimafia, a tutela della categoria. L’associazione, si legge nella stessa nota, tiene a precisare che “l’acquisizione di notizie preventive su cittadini candidati alle elezioni non è prevista da alcuna norma di legge né può essere disposta in via amministrativa, in quanto l’articolo 51 della Costituzione affida solo alla legge – e non a un codice di autoregolamentazione – la fissazione dei requisiti per l’elettorato attivo e passivo”. A giudizio dell’Anfaci, peraltro, i “dati richiesti non sono né possono essere raccolti dalle Prefetture se non nella ipotesi di cui all’articolo 58 del Testo Unico degli Enti Locali e limitatamente ai soli eletti. Tali dati – viene osservato ancora – laddove già disponibili, risultano regolarmente comunicati alla Commissione da tutte le Prefetture, e lo saranno ancora man mano che verranno ulteriormente inviati”. Pertanto, conclude la nota, l’Anfaci “esprime il proprio rammarico per i giudizi e le prese di posizione che non sembrano tener conto dei compiti realmente spettanti alle Prefetture nella specifica materia”.

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