Chiodi, albergatori come Angelini, tolgono cibo. Non facciamo leva su sfollati

 “Gli albergatori mi sembrano come Enzo Angelini, che chiedeva soldi alla Regione e per farseli dare non pagava gli stipendi. Loro tolgono la colazione agli sfollati”. E’ una replica durissima quella del commissario per la ricostruzione post terremoto e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, alle rimostranze degli albergatori aquilani che da mesi minacciano di […]

 “Gli albergatori mi sembrano come Enzo Angelini, che chiedeva soldi alla Regione e per farseli dare non pagava gli stipendi. Loro tolgono la colazione agli sfollati”. E’ una replica durissima quella del commissario per la ricostruzione post terremoto e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, alle rimostranze degli albergatori aquilani che da mesi minacciano di sospendere i servizi ai concittadini ospitati se non saranno loro pagate le spettanze arretrate. “Tre giorni fa – ricorda Chiodi – ho firmato un mandato di pagamento da 2 milioni 600 mila euro, e gli albergatori sanno benissimo che la settimana prossima metterò in pagamento altri 20 milioni. Nel giro di una settimana arriveremo a circa 24 milioni per gli alberghi. Posso capire le loro rivendicazioni – aggiunge il commissario -, ma quello che è inaccettabile è che facciano leva sugli sfollati, togliendo loro la colazione per esercitare pressione. Eticamente questo è discutibile, non certo le pretese commerciali che hanno in base al contratto”. “Io stigmatizzo non le richieste, che sto cercando di soddisfare, ma il tentativo di far scontare questa situazione agli sfollati”. Chiodi respinge l’obiezione della vice presidente di Federalberghi, Mara Quaianni, la quale ha ricordato che “già dal 21 maggio 2009 gli albergatori della costa lasciarono i terremotati senza pasti e dovette intervenire la Protezione civile”. Episodi che, per Chiodi, “saranno pure avvenuti, ma sono stati sempre sporadici. E poi che le proteste ci siano sulla costa, voglio pure capirlo. Ma dagli aquilani proprio no”. Il commissario rilancia ricordando anche che gli albergatori “hanno un contratto di remunerazione molto buono. Sapevano – aggiunge – che con quello che è successo si sarebbero allungati i tempi, ma hanno gli alberghi pieni. Quando mai avrebbero fatturato 1,8 milioni altrimenti?”. Chiodi, infine, boccia, ritenendola inutile, la richiesta di organizzare un vertice: “Se vogliono un incontro possono farlo con i nostri uffici. Ho messo 20 milioni, c’é proprio bisogno che gli albergatori li riceva io, che ho migliaia di cose da fare?”

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