Abruzzo Engineering: CDA invita Ricciardi ad autosospendersi

Ruota intorno alla figura dell’ex amministratore delegato e proprietario del 49% delle azioni di Collabora Spa Vittorio Ricciardi, ora direttore generale di Abruzzo Engineering, l’inchiesta della Procura che indaga sulle ipotesi di reato di truffa e abuso d’ufficio in merito alla cessione della stessa società alla Provincia dell’Aquila. Una inchiesta nella quale sono indagati, oltre […]

Ruota intorno alla figura dell’ex amministratore delegato e proprietario del 49% delle azioni di Collabora Spa Vittorio Ricciardi, ora direttore generale di Abruzzo Engineering, l’inchiesta della Procura che indaga sulle ipotesi di reato di truffa e abuso d’ufficio in merito alla cessione della stessa società alla Provincia dell’Aquila. Una inchiesta nella quale sono indagati, oltre a Ricciardi, altre 11 persone tra ex Cda, collegio dei revisori dei conti e tre dirigenti e un funzionario della Provincia; tra gli indagati il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Carlo Benedetti (PdCI), e il consigliere comunale Fabio Ranieri (Pd), dipendente di AE. Da una parte infatti il Gip Marco Billi – che su richiesta dei Pm Mancini e Picardi ha firmato i sequestri preventivi di alcune auto e case del manager – scrive che Ricciardi potrebbe reiterare il reato nel suo attuale ruolo; dall’altro il CdA di Abruzzo Engineering (60% Regione, 30% Finmeccanica attraverso Selex Service Management e 10 Provincia dell’Aquila), ieri in una riunione piuttosto tesa, ha invitato il manager ad autosospendersi dall’incarico fino a quando non si chiarirà la sua vicenda. Una richiesta che stride con il comunicato di ieri del presidente di AE, Francesco Carli, secondo il quale l’inchiesta non coinvolge la società, 200 dipendenti e in crisi economica e di commesse. Intanto la è stata fissata al 2 novembre l’assemblea dei soci che esaminerà il bilancio 2009 con una perdita di 18,5 milioni causata – secondo alcune fonti interne – alla gestione precedente, anche se il bilancio 2010 finora crea più di una preoccupazione. L’elemento curioso è il debito 2009 é in particolare con il socio Selex Service Management, che ha effettuato lavori per la banda larga.

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