Il Comune dell’Aquila si lamenta e fa solo polemiche

Duea nota congiunta delle due associazioni datoriali dell’Aquila. Confindustria e Apiindustria, puntano il dito contro l’inefficienza del Comune dell’Aquila, ancora in alto mare sul pagamento degli indennizzi alle aziende, e lo accusano di fare polemiche e cercare consenso elettorale con nuove assunzioni. Questo il testo del comunicato:Quale sia il motivo del mancato pagamento degli indennizzi alle aziende […]

Duea nota congiunta delle due associazioni datoriali dell’Aquila. Confindustria e Apiindustria, puntano il dito contro l’inefficienza del Comune dell’Aquila, ancora in alto mare sul pagamento degli indennizzi alle aziende, e lo accusano di fare polemiche e cercare consenso elettorale con nuove assunzioni. Questo il testo del comunicato:Quale sia il motivo del mancato pagamento degli indennizzi alle aziende aquilane colpite dal terremoto lo sa solo il Comune dell’Aquila. Se fino alla scorsa estate si potevano avere dubbi circa l’ammontare delle somme nella disponibilità del Comune dell’Aquila, ad oggi non è lecito neanche fare congetture. Qualcuno ci dica pubblicamente, spendendo il proprio nome e cognome, il giorno in cui sarà disposta la liquidazione agli aventi diritto.
A nulla vale cercare il chiarimento: il Comune dirà di aver trasmesso gli atti alla Regione, la Regione dirà che le domande ricevute non erano adeguatamente istruite. Le sappiamo già le risposte. Perché le abbiamo ricevute in altre innumerevoli occasioni, già con altri enti.
Dunque, sarebbe inutile chiedere ancora spiegazioni. Addirittura le ultime erano su un presunto ostruzionismo da parte della Regione, a causa del quale il Comune aveva interrotto la trasmissione di tutte le pratiche: “dal momento che non ci hanno specificato quali pratiche erano sospese, abbiamo dovuto fermarle tutte” ha detto l’Assessore Fanfani lo scorso 29 settembre.
Omesso ogni giudizio, abbiamo registrato una sua resipiscenza grazie alla quale ha fatto trasmettere 1700 pratiche delle 2.500 dichiarate istruite (il totale delle domande di indennizzo era di 3924). Ma quale ostruzionismo? Ma lasciamo perdere… facciamo qualche esempio. Il Comune di Scoppito ha evaso tutte le pratiche in 4 mesi:
a) lo scorso 11 marzo ha iniziato ad esaminare le domande
b) il 29 aprile ed il 21 giugno ha rendicontato alla SGE e ha trasmesso le pratiche istruite con richiesta di indennizzo
c) il 9 agosto la Regione ha accreditato l’importo richiesto
b) il 6 settembre il Comune ha liquidato tutte le aziende.
Le pratiche, e qui ci vorrebbe Totò, sono state spedite in Regione il 29 aprile: da quella data a quella del pagamento sono trascorsi ad occhio 120 giorni, di cui 30 con metà personale. Le unità che hanno provveduto al procedimento sono state due, più un consulente per due mesi. Le stesse due che hanno provveduto alla gestione delle 350 persone in autonoma sistemazione, alle rendicontazioni delle riparazioni delle case A,B,C (ultimate tra ottobre 2009 e giugno 2010), alle attività ordinarie del Comune.

Simili esempi di comportamento virtuoso si riscontrano nei Comuni di Fossa, San Demetrio, Poggio Picenze e tanti altri.
Non ci sono commenti. Se non che le ventilate assunzioni reclamate per il Comune dell’Aquila, ultra dotato di impiegati di ogni livello e grado, rendono evidente lo scarso orientamento all’efficienza, in luogo di un notevole orientamento al consenso elettoralistico..

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