Letta: fase piu’ difficile, serve ripresa economica

“Oggi inizia la fase più difficile della ricostruzione dell’Aquila”: oltre alla ricostruzione del centro storico, che “deve essere fatta”, e al ritorno a casa di tutti gli aquilani, c’é anche “la ricostruzione del tessuto economico”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, all’inaugurazione della manifestazione “L’ambasciata dell’Aquila”, promossa a Roma dall’associazione […]

“Oggi inizia la fase più difficile della ricostruzione dell’Aquila”: oltre alla ricostruzione del centro storico, che “deve essere fatta”, e al ritorno a casa di tutti gli aquilani, c’é anche “la ricostruzione del tessuto economico”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, all’inaugurazione della manifestazione “L’ambasciata dell’Aquila”, promossa a Roma dall’associazione “L’Aquila siamo noi”. Sul rilancio economico, ha annunciato il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, “abbiamo delle idee” e per la prossima settima è in programma un incontro con Letta (“per fare il punto della situazione e vedere cosa fare”, ha spiegato il sottosegretario). Letta ha ricordato i momenti immediatamente successivi al terremoto, quando “tutti gli italiani si sono sentiti aquilani”, sottolineando che “dobbiamo lavorare perché quell’emozione che mosse la solidarietà corale continui nel tempo”. “Sono sicuro – ha aggiunto – che mettendo insieme qualità come impegno, passione, tenacia, perseveranza e sacrificio ma anche fiducia e speranza, tipiche della storia degli abruzzesi, si potranno vincere le difficoltà che sono tante, soprattutto in un momento così difficile in cui è arduo reperire risorse nuove”. Per farcela occorrerà riproporre lo spirito di “concordia e collaborazione” dell’inizio quando “si lavorava tutti per uno stesso obiettivo senza guardare né alle differenze di colore né alle opinioni, che giustamente possono essere diverse ma che possono essere benissimo messe a confronto per scegliere la migliore”. Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha osservato che per la ricostruzione degli edifici “quest’anno sono a disposizione 2 miliardi di euro”. Ma questa fase “deve andare di pari passo con la ricostruzione economica”: il “problema serio” per L’Aquila “é il tempo che abbiamo perso per la ricostruzione del tessuto economico e produttivo: i dati sull’occupazione e sull’economia sono preoccupanti. Dobbiamo impegnarci al massimo. Abbiamo delle idee e dobbiamo fare un incontro con il governo per capire su quali settori investire”. Un appello a politica e governo per “far decollare” la ricostruzione è arrivato anche da monsignor Giuseppe Molinari, vescovo dell’Aquila, che ha denunciato l'”anomalia” dovuta a una “paura eccessiva di essere inquisiti per qualsiasi cosa si faccia”.

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