Continuano scontri a Terzigno, cassonetti incendiati a Napoli

Un’altra notte di scontri a Terzigno. Manifestanti hanno lanciato pietre e candelotti contro le forze dell’ordine che hanno risposto con una carica. E intanto decine di roghi di cumuli di spazzatura sono segnalati a Napoli. Gli incendi stanno distruggendo le tonnellate di spazzatura che si sono accumulate nei giorni scorsi quando si sono registrati ritardi nella […]

Un’altra notte di scontri a Terzigno. Manifestanti hanno lanciato pietre e candelotti contro le forze dell’ordine che hanno risposto con una carica. E intanto decine di roghi di cumuli di spazzatura sono segnalati a Napoli. Gli incendi stanno distruggendo le tonnellate di spazzatura che si sono accumulate nei giorni scorsi quando si sono registrati ritardi nella raccolta. Secondo quanto reso noto ieri mattina dal sindaco di
Napoli Rosa Russo Jervolino a terra vi sarebbero oltre 2.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani. Guido Bertolaso a Napoli per riportare in dieci giorni alla normalità l’emergenza rifiuti. Al Comune di Terzigno – teatro degli scontri dei manifestanti anti-discarica – vanno 14 milioni di euro per il ‘disturbo’ creato dall’impianto, che sarà gestito dalla Protezione civile. Più a lungo termine, con l’avvio dei due termovalorizzatori a Napoli e Salerno ci sarà la soluzione definitiva. Queste le decisioni del vertice convocato dal premier Berlusconi a Palazzo Chigi. “Era necessario e urgente – ha commentato il capo dello Stato Giorgio Napolitano – che il Governo si assumesse le sue responsabilità”.

 Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso è critico nei confronti delle perplessità espresse dall’Unione Europea in merito alla possibilità di attivare una seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio. “L’Unione Europea – ha detto Bertolaso, nell’aquilano per una serie di cerimone – farebbe bene a fare il proprio mestiere e invece di dare giudizi dovrebbe dare una mano a trovare alternative”. “Noi -ha proseguito Bertolaso- abbiamo fatto tutte le analisi, tutte le verifiche e tutti gli studi possibili. Al momento -ha aggiunto- non sembra che ci siano alternative. Anche ieri sera incontrando i sindaci del vesuviano li ho invitati a presentare eventuali progetti diversi, se ci sono”. Bertolaso ha comunque ribadito l’importanza di “mettere in sicurezza l’esistente e accantonare quelle che sono le attività future fino a quando la situazione attuale non è stata sistemata con piena, totale e convinta adesione da parte di tutti i cittadini del territorio. Solo allora -ha concluso Bertolaso- si potrà parlare del futuro”.

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